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CGIL-Catania: Sabato diritti in piazza

giovedì 25 settembre 2008

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Sabato 27 settembre in tutte le piazze d’Italia si svolgeranno manifestazioni della CGIL sul tema: “Diritti in Piazza”. A Catania l’iniziativa si terrà in piazza Università dalle ore 9 alle ore 13*. Per l’occasione sarà allestito un gazebo per far conoscere la rete dei servizi offerti dalla CGIL a proposito di tutele individuali e, contemporaneamente, per ribadire, attraverso una campagna d’informazione e di denuncia, l’orientamento della CGIL “rispetto alle scelte dannose compiute dal governo nazionale in materia di diritti collettivi e individuali che ne stanno destrutturando e cancellando parti significative”.

Secondo il segretario generale della CGIL catanese Francesco Battiato, “è essenziale rendere netto e chiaro che la politica economica e sociale del governo va nettamente cambiata perché fa male all’Italia, penalizza lavoratori e pensionati ed è incapace di rilanciare il Mezzogiorno e lo sviluppo del Paese. Si tratta di una politica che non offre alcuna risposta alla grave e pesante “emergenza salariale” che riguarda il lavoro dipendente e i pensionati. A questi non viene restituito il fiscal drag, che nel solo 2008 è pari a 362 euro per lavoratore”. “Per questo confermiamo le richieste avanzate con la piattaforma di CGIL – CISL – UIL del novembre 2007 sul fisco – prosegue Battiato- con l’aumento delle detrazioni per i redditi da lavoro e da pensione, che abbiamo quantificato e confermiamo come obiettivo concreto pari a 1000 euro di aumento nei prossimi tre anni, di cui 500 già entro dicembre prossimo. La risposta del Governo all’emergenza salariale attraverso il decreto che detassa lo straordinario è sbagliata, e si rivolge ad una platea di lavoratori molto limitata. Ai pensionati, poi, non viene fornita alcuna risposta”. Nell’iniziativa di Piazza Università non mancheranno di essere affrontati i problemi che affliggono Catania: dal rischio concreto del dissesto finanziario del Comune che metterebbe in ginocchio la città, già invasa dai rifiuti, ed al buio nelle periferie e in parte del centro storico e con servizi sociali al collasso, alla grave crisi che attraversano i settori produttivi e di alcune aziende in particolare, come ST Numonyx e Cesame “di cui le istituzioni locali – asserisce la Cgil di Catania- continua a disinteressarsi”.




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