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Camera di Commercio: resoconto missioni estere

martedì 7 ottobre 2008

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I numeri parlano chiaro: le imprese catanesi stanno finalmente scoprendo il valore dell’export, della visibilità dei propri prodotti all’estero. La prova? Nel 2007 le missioni internazionali promosse dalla Camera di Commercio e partecipate dalle imprese sono state solo due. Nel 2008 ben sette, e se tutto andrà per il verso giusto, nel 2009 potrebbero diventare una decina, che è poi il numero ideale di missioni per un ente che si occupa di curare la promozione del territorio.

A tirare le somme delle esperienze che le imprese etnee hanno fatto nel 2008, “scortate” dalla Camera di Commercio, stamattina è stato il presidente Pietro Agen, insieme al segretario generale Alfio Pagliaro, e ai membri della Commissione “Eventi” presieduta dal consigliere Carlo Romano, e di cui fanno parte anche Salvatore Bonura, Carmelo Castorina e Giuseppe Ursino. Presente anche la responsabile dell’area Promozione Patrizia Mauro.

“In casi come questo la programmazione anticipata conta tantissimo, e noi siamo riusciti a decidere con molto anticipo, e con molta cura, gli obiettivi che dobbiamo raggiungere, scegliendo le mete, confermandone alcune e scartandone altre. Ciò si è rivelato possibile grazie all’impegno della Commissione e degli uffici. Prova ne è che giorni scorsi la Camera di Commercio di Catania ha deliberato le destinazioni per il 2009”. Agen ha dunque illustrato il nuovo calendario: tredici appuntamenti e tutte con finalità diverse tra di loro. “Non si tratta di valorizzare i soliti prodotti. C’è di tutto: dall’olio di oliva all’artigianato, dal turismo all’agroalimentare, dal vino alla tecnologia, al florovivaismo. Nel 2007, invece, avevamo trattato solo il comparto vini, pur riuscendo a presentare 59 aziende. Vogliamo che i nostri imprenditori capiscano quali opportunità si presentano loro quando proporranno i prodotti etnei presso le grandi fiere. Lì ci sono molti clienti potenziali che apprezzano le proposte made in Catania”.

Tradotto in numeri: le imprese che avranno usufruito a vario titolo dei servizi della Camera di Commercio di Catania entro il 2008 saranno circa duecento e per dicembre, tutte saranno riuscite ad esportare il marchio “Etna quality” .

Per ciò che riguarda i fondi, la Camera ha potuto contare su una disponibilità di bilancio di 400 mila euro nel 2007, che poi sono diventati 600 mila nel 2008. “Per il 2009 – si augura Agen- vedremo di sfondare gli 800 mila. Lo sapremo tra un mese e mezzo quando chiuderemo il bilancio”.

L’obiettivo della Camera di Commercio rimane invariato: convincere le imprese etnee a partecipare visto che l’ “accompagnamento” dell’Ente si rivela particolarmente conveniente: la Camera si incarica di acquistare le aree e gli stand nelle fiere e nelle manifestazioni espositive, di curarne l’attrezzatura e di spedire la merce. Anche quella destinata ai Paesi lontani, nonché a fornire assistenza con il proprio personale durante tutto l’arco delle manifestazioni. Intanto, alle imprese che hanno già fatto la loro esperienza è stato consegnato un questionario per valutare il gradimento degli imprenditori, in termini di organizzazione di business.

“Dall’anno prossimo lavoreremo in sinergia con altri enti pubblici – conclude Agen- Per ciò che riguarda la Fiera dell’olio di Trieste, ad esempio, abbiamo stretto un accordo con la Camera di Commercio di Ragusa. Anche alla Provincia di Catania proporremo di lavorare insieme ad una serie di eventi. Come si vede, l’ottica della concorrenza l’abbiamo messa da parte”.

Stamattina è stata annunciata un’altra novità: la preparazione delle “schede Paese” che saranno disponibili al più presto, e del tutto gratuitamente, nel sito della Camera di Commercio di Catania all’indirizzo www.ct.camcom.it. L’idea è semplice e proprio per questo, particolarmente concreta. L’ente predisporrà una sorta di vademecum per tutte le imprese che vorranno tentare, anche senza la “scorta” di un’istituzione pubblica, di farsi conoscere all’estero. “Queste schede sono il frutto di un lavoro certosino che nessuno ha mai fatto prima– sottolinea il presidente della commissione Eventi Carlo Romano- Metteremo a disposizione gratuita degli imprenditori tutte quelle indicazioni tecniche e fiscali, pensate prodotto per prodotto, di norme legate all’esportazione, e tante altre indicazioni che eviteranno all’imprenditore inutili perdite di tempo e, soprattutto, sorprese indesiderate. Pensiamo soprattutto a territori difficili come l’Asia e il Sud America”.

Le potenzialità che il calendario 2009 di missioni internazionali racchiude per le imprese catanesi sono enormi. All’ “Olio capitale di Trieste” (marzo), ad esempio, l’obiettivo sarà quello di promuovere le migliori produzione dell’Olio DOP Monte Etna sostenendo le imprese produttrici verso un mercato aperto particolarmente ai mercati dell’Europa dell’Est. Al “Vinitaly di Verona” (Verona), invece, le imprese dovranno semplicemente consolidare gli ottimi risultati ottenuti negli anni scorsi, così come alla mostra artigianato di Firenze (aprile-maggio) dove bisognerà puntare agli accordi commerciali con operatori di altre realtà produttive nazionali e estere.

Stoccarda, patria del “Primo salone in Germania del Made in Italy” (aprile), rappresenta una grande piazza dove promuovere e vendere prodotti o servizi e conquistare gli addetti ai lavori tedeschi.

All’”Echo Italia Canada di Montreal” (enogastronomia e artigianato, maggio) vengono organizzati incontri d’affari, mostre, workshop, conferenze, convegni, degustazioni enogastronomiche, un importante confronto con il mercato del Nord America. L’Ente camerale ha già partecipato all’edizione 2008 del Flormart di Padova (settembre) con una nutrita partecipazione di aziende del Florovivaismo e in questo caso si tratta di consolidare risultati che hanno già portato primissimi frutti. A Chicago (settembre, moda, spettacolo design, enogastronomia, turismo) la promozione dell’Italian Style sarà sostenuta da una serie di eventi: sfilate di moda, degustazioni, spettacoli e concerti e vi sarà uno spazio centrale interamente dedicato all’offerta enogastronomia italiana, mentre l’appuntamento fissato tra un anno a Pechino (ottobre) è rivolto all’Agroalimentare, ai prodotti tipici e di qualità, per sostenere l’apertura verso un mercato in forte espansione. Al Gourmesse di Zurigo (ottobre), l’anno prossimo la Camera di Commercio sarà alla sua seconda esperienza; la prima si sta consumando proprio in questi giorni. Obiettivo? Suscitare l’interesse di un nutrito gruppo di aziende del settore agroalimentare, in particolare la pasticceria, le conserve, l’olio extravergine, ma anche l’azienda che ha ideato le macchine spremiagrumi che agevolano e diffondono il consumo delle arance siciliane. Al Salone mondiale dei Prodotti Alimentari e delle Bevande di Colonia (ottobre) prendono parte i più importanti operatori internazionale del settore. Due gli appuntamenti milanesi, lo Smau ad ottobre 2009 (per la prima volta la Camera di Commercio parteciperà proprio questo mese con aziende del comparto tecnologia che sono riuscite a rendersi autonome ed a caratterizzare la loro produzione, indipendentemente dalla presenza della multinazionale ST Microelectronics) e l’Artigianato in Fiera (novembre). Di gran rilievo l’appuntamento con il TTI Travel Trade Italy di Rimini (ottobre); anche in questo caso la “prima volta” si terrà a giorni. L’anno prossimo, dunque, si tratterà di consolidare l’esperienza per sostenere un settore fondamentale per l’economia provinciale.




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