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Camera di Commercio: registroimprese finalmente “fedele” alla realtà

Migliaia di attività imprenditoriali verso la cancellazione d’ufficio

mercoledì 12 novembre 2008

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Dopo un anno di lavoro, fatto di verifiche serrate, riscontri incrociati, corrispondenze tra enti, la Camera di Commercio ha accertato il numero di tutte quelle imprese di Catania e provincia che, pur avendo concluso la loro attività, non avevano ancora avviato la cancellazione dal registro.

Sono infatti migliaia le attività imprenditoriali di varia natura che, una volta “scoperte”, ora sono avviate alla cancellazione d’ufficio e dunque costrette di fatto a definire la loro posizione.

Ecco i numeri etnei: 8.720 imprese individuali, 396 società di persone e 1506 società in liquidazione; si tratta di soggetti che fino ad oggi non avevano completato l’iter (pur essendo già fiscalmente “estinti”) per svariati motivi: trasferimento della sede, irraggiungibilità o decesso del titolare, o altre svariate ragioni.

“Il vantaggio? In primo luogo quello a garanzia della fede pubblica e della veridicità di quanto è custodito nel registro delle imprese, ma anche una garanzia di massima trasparenza per i singoli cittadini – sottolinea il segretario generale nonché conservatore del registro delle imprese Alfio Pagliaro- che potranno sempre verificare con sicurezza l’esistenza in vita di un’impresa per evitare eventuali raggiri. Grazie alle verifiche, i dati della Camera di Commercio che è poi l’ente più accreditato a monitorare lo status quo sullo sviluppo del territorio, saranno più attendibili. Con enorme vantaggio scientifico per chi si occupa di materie economico statistiche”.

L’iniziativa prende le mosse dal decreto 247 del 2004 che impone la cancellazione delle imprese non più attive dal registro delle imprese. L’indagine è partita dalla richiesta dati all’Agenzia delle Entrate centrale di Roma, i cui risultati sono stati incrociati con le partite Iva cessate e i soggetti fiscalmente non più esistenti. Utilizzando l’articolo 2190 del codice civile si è anche operata una ricerca delle società a responsabilità limitata e delle società cooperative in liquidazione volontaria e che dunque non hanno depositato il bilancio rispettivamente per tre e cinque anni. Cosa succederà adesso? “Sarà avviata una procedura che coinvolgerà il giudice del registro delle imprese, che a sua volta ordinerà al Conservatore del registro la cancellazione definitiva- conclude Pagliaro- Ciò si porterà via ancora dai tre ai sei mesi di lavoro”.




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