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Canale Bummacaro: il villaggio Goretti messo in sicurezza

La riqualificazione costata un milione di euro è stata avviata su uno studio dell’Ufficio tecnico

venerdì 11 febbraio 2011

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Grazie alla collaborazione tra pubblico e privato si sono ultimati i lavori di pulizia e contenimento del canale Bummacaro, a causa del quale periodicamente si verificava il fenomeno dell’allagamento del Villaggio Santa Maria Goretti, e si è aggiunto un altro tassello importante per la riqualificazione della città e in particolare di una zona che per la sua posizione – nei pressi dell’aeroporto Fontanarossa – rappresenta il biglietto da visita di un’intera città. Durante i lavori di ripristino dell’alveo del canale Bummacaro, o perlomeno lungo i 1900 metri bonificati, sono emerse carcasse di auto, lavatrici e materiale di scarto, quasi fosse una discarica a cielo aperto

Stamani il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli , l’amministratore delegato di Icom Spa Carlo Ignazio Fantola, il vice sindaco e assessore all’urbanistica e Gestione del territorio Luigi Arcidiacono, accompagnati dal direttore dell’ufficio urbanizzazione, arch. Gabriella Sardella e del progettista e direttore dei lavori Renato Grecuzzo, hanno constatato con soddisfazione il completamento dei lavori, durati complessivamente quattro mesi. L’opera di riqualificazione fa parte di un progetto di collaborazione tra Comune e Icom, società proprietaria del Centro commerciale “Porte di Catania”, che ha già portato lo scorso mese di agosto al completamento dell’Asse di Servizi che ha congiunto la periferia Sud e la tangenziale al corso Indipendenza, collegando più di 100mila cittadini ai servizi e alle autostrade. “Porte di Catania” continua a operare nel e per il capoluogo etneo, non più con una “sponsorizzazione” come fu nel caso della realizzazione dell’asse attrezzato, ma con un vero e proprio investimento sul territorio in sinergia con il Comune.

«Credo che quello di portare avanti dei progetti con società esterne che investono sulla città e realizzare in collaborazione opere che sono un bene per la comunità, sia un segnale chiaro di buona amministrazione – sottolinea con enfasi il sindaco Stancanelli – in questo caso abbiamo risolto un problema che da oltre trent’anni affligge il villaggio Santa Maria Goretti, mettendo in sicurezza migliaia di catanesi. Quando il Centro commerciale si è insediato – prosegue – è stata siglata la convenzione a contenuto futuro in cui è stato deciso che parte degli oneri di urbanizzazione sarebbero stati destinati proprio alla realizzazione di opere urbanistiche». Osservando il canale, guarda già al futuro l’amministratore delegato di Icom Spa Carlo Ignazio Fantola: «Ci onoriamo di essere diventati cittadini onorari di Catania e di questo quartiere in particolare - esclama Fantola - abbiamo già in studio una serie di nuovi progetti, ma per il momento un dato concreto è che quest’opera sfata la leggenda che al Sud non possa crearsi intesa tra pubblico e privato. Il risanamento complessivo che abbiamo effettuato dopo l’insediamento di “Porte di Catania” consta essenzialmente di due operazioni: una urbanistica realizzata con il parco di 5 ettari di fronte al Pigno e l’altra infrastrutturale con l’asse attrezzato e il canale, a dimostrazione di come i centri commerciali possano integrarsi sul territorio».

L’opera di riqualificazione del canale, nel tratto da via Gelso Bianco sino alla rotonda di incrocio tra la via S. Giuseppe La Rena e S. Maria Goretti è costata un milione di euro ed è stata avviata su uno studio sulle portate attese idrogeologiche effettuato dall’Ufficio Tecnico del Comune di Catania. «Il progetto è stato diviso in due fasi: una di pulitura e una di risagomatura della sezione di deflusso con dimensioni e caratteristiche tali da garantire le portate di piena statisticamente valutabili in un arco di tempo di 50 anni - spiega il direttore dei lavori Renato Grecuzzo - il canale è stato allargato e rivestito in calcestruzzo, dove mancava il sostegno invece è stato ricreato. Sono state, inoltre, sgomberate e ripulite le anche le sezioni interrate sotto lo svincolo a più livelli dell’asse dei servizi» .

Di certo i più contenti sono i residenti che nel passato hanno avuto, proprio a causa delle esondazioni, diversi problemi di infiltramento di acqua nelle abitazioni. «Certo – dice Pietro Vespri, proprietario di una villetta poco distante dal canale – l’acqua prima invadeva la scuola ma poi entrava dentro casa, creando non pochi problemi. Rifiuti nel canale? Saremo più vigili anche noi».




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