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Carabinieri scovano "impresa" familare dedita allo spaccio

venerdì 24 luglio 2009, di Massimiliano Nicosia

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Nelle prime ore del 24 luglio 2008, i Carabinieri della Stazione di Nesima hanno arrestato Marco Capone, pregiudicato 35enne catanese nonché i propri genitori, Angelo Capone e Franca Bolognesi, tutti responsabili di spaccio di stupefacenti in concorso nella loro abitazione di via Capopassero.

L’attività di spaccio di Marco Capone era già stata bloccata il 12 ottobre 2008 in seguito al suo arresto. L’uomo infatti pretendeva dagli spacciatori “sostituti” la somma di 1000 euro, necessaria per poter continuare l’attività in modo indisturbato, incaricando i genitori del ritiro della “provvigione”.

Il pregiudicato aveva inoltre messo in piedi un complesso sistema di videosorveglianza per proteggere il proprio business. Erano state infatti installate ben 4 telecamere attentamente occultate per sorvegliare gli ingressi del proprio palazzo e dell’appartamento ed impedire che le Forze dell’Ordine si avvicinassero indisturbate al loro centro di spaccio. Una precauzione risultata comunque inutile.

I carabinieri in collaborazione con la Guardia di Finanza etnea, hanno inoltre accertato che il tenore di vita dei tre non era commisurato al reddito dichiarato dal nucleo familiare e, per tale motivo, sono stati sequestrati ben nove veicoli di proprietà per un valore complessivo di 100.000 euro.




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