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Cgil: a Catania oltre 15mila persone per lo sciopero generale

venerdì 12 dicembre 2008

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Un corteo lungo e puntellato dalle bandiere rosse della Cgil. Il sindacato che ha promosso lo sciopero generale anche nella nostra città è soddisfatto: con gli oltre 15mila partecipanti alla manifestazione di stamattina, anche Catania ha detto il suo “no” alle misure “inadeguate e vessatorie del Governo nazionale” contro la crisi.

La marcia è stata contraddistinta da slogan (“più lavoro, più salario, più pensioni, più diritti”) e da striscioni dedicati alle principali vertenze cittadine; ad aprire il corteo- che è partito da piazza Dante e ha percorso le vie del centro storico per poi approdare a fine mattinata in piazza Università per il comizio- c’erano i lavoratori della Telecom (SLC Cgil), seguiti dai lavoratori del gruppo Palma, dal Coordinamento immigrati, dai lavoratori St e dai tanti iscritti Fiom, dalla Flai rappresentanti soprattutto dai braccianti (che hanno annunciato per giorno 18 una protesta all’Inps di Catania per rivendicare i loro diritti) dalla Filcams e dalla Fillea, dallo Spi, il sindacato dei pensionati, dalla Filt dai lavoratori ex Cesame e dalla Filcem, dalla Funzione pubblica, dalla Flc ( i lavoratori della conoscenza), dagli studenti universitari che hanno sfilato insieme a molti lavoratori precari dell’Università, dall’Udu e dai rappresentanti del Pd e dei Comunisti italiani oltre a tanti altri rappresentanti di categorie e di aziende in crisi. Presenti anche i Comitati Scuola, da mesi in mobilitazione contro le politiche scolastiche del Governo che produrranno la perdita di quasi 4000 posti di lavoro nella nostra provincia, e che nei giorni scori si sono appellati a tutti i lavoratori del settore, agli studenti, alle famiglie per una grande adesione allo sciopero.

“Siamo soddisfatti. Leggiamo negli occhi dei partecipanti a questo sciopero una grande voglia di farcela – spiega il segretario generale della Cgil di Catania Francesco Battiato- E non è un caso che stiano arrivando i primi risultati a livello nazionale. Vedasi il primo dietrofront del ministro Gelmini”.

A chiudere il comizio è stata la segretaria nazionale della Cgil Paola Agnello Modica: “Le politiche del Governo per il Paese e per il Sud in particolare si stanno rivelando insufficienti e sbagliate. Basti vedere le percentuali sulle casse integrazioni che continuano a crescere, senza contare tutti quei precari che sono senza lavoro e che non vengono annoverati neppure tra i licenziati. La risposta? Bisogna investire in innovazione e in sviluppo, e anche in ricerca. Eppure questo Governo ha sottratto fondi per le infrastrutture del Meridione e li utilizzati per diminuire l’Ici. La risposta dei cittadini è tutta qui, anche oggi, anche a Catania. Vogliono uscire dalla crisi e sanno che possono farcela. Anzi, sanno che ce la faranno”.




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