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Cgil contraria a poliambulatorio a Librino: rischio elettromagnetico

giovedì 12 febbraio 2009

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Secondo la Cgil il poliambulatorio che da via S.M. La Grande sarà allocato in un edificio di Librino, risulterà esposto al rischio di onde elettromagnetiche a causa della presenza di un elettrodotto. E il tal modo, sarà violata la legge 36 del 2001 [1].

Per questo i rappresentanti sindacali chiedono al direttore generale della Usl 3 Antonio Scavone, “se siano state messe in atto tutte le azioni necessarie per la totale bonifica della struttura”, e “di non procedere allo spostamento del poliambulatorio senza aver assunto le necessarie misure di bonifica del sito”. L’obiettivo è tutelare gli operatori che dovranno attuare turni di lavoro sicuramente superiori alle quattro ore al giorno, ma anche a tutela degli utenti del servizio sanitario pubblico.

Già in una lettera dello scorso 21 gennaio indirizzata al direttore generale, il sindacato aveva fatto presente “eventuali problemi anche legali che potrebbero insorgere nel momento in cui la struttura, che peraltro noi riteniamo appropriata alle esigenze della popolazione residente, dovesse entrare pienamente in funzione”.

La Cgil aveva invitato Scavone “a mettere in atto tutte le azioni del caso per procedere alla bonifica dell’edificio in questione, anche chiamando in causa eventuali responsabilità da parte di quanti hanno proceduto alla progettazione ed alla definizione del sito nel quale far ricadere una struttura di carattere sanitario”.

Ma nessuna risposta è mai arrivata a proposito delle questioni sollevate.

Nella lettera spedita oggi a firma di Nicoletta Gatto (Cgil), Renato Scifo (Cgil medici) e Corrado Tabbita Siena (segretario Funzione pubblica Catania), il sindacato sottolinea che “se ancora una volta non dovessimo avere risposte certe e in tempi brevi sulle misure adottate, ci spiace comunicare che saremo costretti ad attuare ulteriori forme di protesta, anche ricorrendo all’attenzione di altri organi istituzionali”.

Note

[1vedi allegato




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