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Cgil e Cisl su Soprintendente Bellini: "Sembra operare in assenza di qualsiasi controllo"

venerdì 7 novembre 2008

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La Cgil e la Cisl di Catania hanno inviato una lettera al presidente della Regione Lombardo, all’assessore regionale ai Beni culturali e per conoscenza al sindaco Stancanelli, al presidente della Provincia Castiglione, al commissario straordinario e al Soprintendente del Teatro Massimo “Bellini” per esprimere “profondo disappunto per i reiterati inaccettabili comportamenti dell’attuale Soprintendente del Teatro Massimo Bellini”.

Il Soprintendente, a parere dei due sindacati rappresentati da Giusi Milazzo e Giovanni Pistorio ( Cgil e Slc) e da Paolo Pintabona e Gianmario Mancuso (Cisl e Fistel) “sembra operare, anche a causa del mancato insediamento del Consiglio d’Amministrazione, in assenza di qualsiasi controllo in dispregio dei più elementari principi della corretta gestione della cosa pubblica e contravvenendo alle regole contrattuali che uniformano le relazioni sindacali – si legge nella lettera - Gli ultimi avvenimenti poi ci inducono a ritenere che le scelte dell’Avv. Fiumefreddo anche in merito al direttore d’orchestra non suffragate dalla dovuta chiarezza e trasparenza dei bilanci siano scarsamente motivate e non accettabili, tanto più che il proliferare di progetti e iniziative nei più variegati settori fa al contrario pensare a disponibilità finanziarie illimitate. In questo quadro vengono poi disattesi gli accordi sottoscritti con le rappresentanze sindacali e non rispettato il contratto di lavoro con motivazioni che non appaiono credibili considerato che viene affermata una difficoltà finanziaria e di bilancio non meglio precisata. Gravissima, appare poi la scelta operata dal Soprintendente circa la convocazione solo di alcune organizzazioni sindacali su “problemi settoriali” che avrebbero al contrario richiesto la presenza di tutte quelle organizzazioni rappresentative e firmatarie di contratto.

Probabilmente le organizzazioni sindacali escluse avendo contestato per iscritto l’operato del Soprintendente sono state ritenute colpevoli del reato di “lesa maestà”.

Queste Organizzazioni Sindacali sulla base di quanto detto richiedono un urgentissimo incontro ai responsabili in indirizzo”.




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