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Cgil su sgombero centro Experia: “Una brutta pagina nella storia della città”

venerdì 30 ottobre 2009

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“A chi da fastidio il Centro Experia ? Perché sgomberarlo? Quali le motivazioni?”

Se lo chiede la Cgil di Catania che subito dopo lo sgombero del centro autogestito di via Plebiscito ha diramato una nota poche ore dopo l’operazione delle forze dell’ordine. Per la CGIL le modalità adottate “segnano una brutta pagina nella storia della città e rappresentano un atto autoritario e repressivo inspiegabile e inaccettabile. Riteniamo che non esistano motivazioni credibili che possano giustificare questo intervento. Sembra tristemente che si vogliano ancora reprimere specificità e differenze alla ricerca di una forzata omologazione”.

La Cgil è convinta “che in una fase in cui il mondo degli adulti lamenta per i giovani la mancanza di valori e impegno, questa come le altre storie di aggregazione e impegno sociale e politico pur nella loro complessità vanno favorite e seguite con la giusta attenzione. Noi crediamo che la collettività debba farsi carico delle esigenze di questi ragazzi e considerare l’utilizzo sociale di spazi pubblici altrimenti abbandonati, come i tanti che esistono a Catania, un buon modo di usare i beni comuni. Se e quando esistono comportamenti illegali e violenti che nocciono agli altri e alla collettività vanno sicuramente sanzionati. Non ci sembra che sia il caso dell’ Experia. Riteniamo che in questa città ben altre siano le emergenze e le priorità in tema di sicurezza e illegalità”.

Per il sindacato, l’Experia è stato “luogo di aggregazione di tanti ragazzi autogestito da anni ha permesso che si concretizzasse il loro desiderio di un modello di vita comunitario e anticonformista – sottolinea la segreteria della Camera del lavoro- Luogo di produzione di cultura, di pratica della creatività e di iniziativa sociale e politica ha rappresentato negli anni anche per il quartiere un punto di riferimento alternativo anche all’assenza di spazi sociali pubblici. Istituzioni per lo più inerti sorde ai bisogni della città hanno paradossalmente preso una decisione. A chi e a cosa dovranno servire i locali dell’Experia?”.

La Cgil si chiede inoltre, “perché non si è aperto un confronto con questi ragazzi protagonisti di un’esperienza importante e significativa per la città? E perché il blitz nelle prime ore del mattino quasi si trattasse di sgombrare un luogo frequentato da pericolosi criminali?”




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