venerdì 10 ottobre 2008
Vota quest'articoloIl capomafia catanese Vincenzo Santapaola, detenuto in un carcere di massima sicurezza con il regime del 41 bis, ha trovato il modo per aggirare l’isolamento e farsi beffe della giustizia grazie alla disponibilità del quotidiano locale "La Sicilia": che gli pubblica oggi, in bella evidenza, una lunghissima lettera dal carcere.
Quella lettera, che entra nel merito di indagini aperte e di testimonianze raccolte dai magistrati, possiede un eclatante carattere intimidatorio: eppure il direttore della Sicilia, Mario Ciancio, non s’é fatto scrupolo di pubblicarla senza una riga di commento. Un atto di subalternità grave, in violazione della legge che per Santapaola, come per il padre Nitto, prescrive l’assoluto isolamento carcerario. Ancor più grave perchè si consuma grazie alle cortesie di un giornale siciliano, in una terra che ha già contato otto giornalisti ammazzati dalla mafia: uno di loro, certamente, per opera della famiglia Santapaola.