Settimanale di informazione sulla periferia di Catania
Librino Pigno San Giorgio Villaggio Sant'Agata Zia Lisa ...e dintorni
cronaca quartieri archivio la città dalla stampa libera avvisi&annunci lavori in corso chi siamo collegati collabora pubblicità

Coop senza terra, il sindacato vince la sua battaglia

Agli operai sarà pagata la disoccupazione agricola a seguito di una normale autocertificazione.

mercoledì 15 luglio 2009

Vota quest'articolo
voti:0

  • Digg
  • Del.icio.us
  • Facebook
  • Google
  • Technorati
  • Live
  • Scoopeo
  • Wikio
  • Furl
  • Blogmarks
  • Reddit
  • Mister wong

Alla fine la battaglia è stata vinta dal sindacato. Agli operai dipendenti da aziende e cooperative (con e senza terra) inquisite o in accertamento ispettivo, sarà pagata la disoccupazione agricola a seguito di una normale autocertificazione.

A conclusione di un serrato confronto con la direzione generale dell’INPS, con riferimento ai lavoratori dipendenti da aziende “inquisite”, e perciò cancellati dagli elenchi anagrafici in quanto ritenuti “fittizi”, la Flai Cgil nazionale ha chiesto ed ottenuto l’emanazioni di una comunicazione dall’Inps che autorizza il pagamento delle prestazioni attraverso la sottoscrizione da parte dei lavoratori interessati di una “autocertificazione” in cui si attesta di “avere effettivamente prestato lavoro” .

Una novità che dovrebbe risolvere tutte le situazioni pendenti, a cominciare da quelle siciliane, oltre a quelle analoghe pugliesi e salernitane che vedono coinvolte in attività di vigilanza o inquisite le sole aziende e non i lavoratori.

Ecco il testo della nota Inps indirizzata ai direttori regionali, ai direttori provinciali e ai direttori sub-provinciali, nonché ai direttori delle agenzie. “In merito alle problematiche ancora non definite circa il pagamento delle indennità di disoccupazione agricola ai lavoratori considerati fittizi sulla base di rilevazioni ispettive e delle indennità di disoccupazione agricola non ancora liquidate a lavoratori utilizzati da intermediari non autorizzati (i cosiddetti caporali), si autorizza a risolvere tali fattispecie attraverso la sottoscrizione di una dichiarazione autocertificata da parte dei lavoratori coinvolti. Tale soluzione, adottata con messaggio n. 8820 del 16 aprile 2008, consente di riconoscere il diritto alle prestazioni a tutti i lavoratori che dichiarino di avere effettivamente prestato lavoro salva la responsabilità civile e penale per dichiarazioni che risultassero mendaci sulla base dell’attività di controllo dell’Istituto e della attività di contrasto delle frodi a carico dello Stato sviluppata dall’autorità giudiziaria. Si è rilevato infine – continua la nota dell’Inps nazionale- che la soluzione dell’Istituto mirante a garantire le prestazioni ai lavoratori attraverso presentazione di DM Agr. (sigla di specifici moduli ndr.) rettificativi da parte delle aziende agricole con forza lavoro superiore ai fabbisogni stimati da Inps, ha ottenuto scarso successo”.

L’Inps raccomanda dunque alle strutture periferiche “di rinnovare alle aziende interessate la richiesta di invio dei DM Ag rettificativi relativi ai lavoratori effettivamente utilizzati oltre quelli identificati sul posto di lavoro attraverso l’attività ispettiva dell’Istituto e le indagini di Polizia giudiziaria. Si potrà quindi procedere immediatamente alla corresponsione delle indennità di disoccupazione agricola ai lavoratori così regolarizzati. Rimane salva, ovviamente, non regolarizzabile la posizione di lavoratori indagati per reati commessi al rapporto di lavoro dipendente in agricoltura”.




I più letti

SetteGiorni