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D’Agata: sanatoria edilizia ennesimo fallimento dell’Amministrazione

venerdì 3 ottobre 2008

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il consigliere D’agata ha inviato al Sindaco Stancanelli una lettera dove si denuncia la gravissima negligenza riscontrata in alcuni settori dell’amministrazione riconducibili a gravi disfunzioni, errori e violazioni di legge che hanno portato negli scorsi anni grave danno al nostro Ente.

Nella lettera si fa specificatamente riferimento alla gravissima situazione verificatasi negli uffici che dovrebbero istruire le pratiche della Sanatoria, dove non solo si è incassato una cifra di circa 2 milioni di euro di gran lunga inferiore a quella preventivata in bilancio di previsione 2008 (circa 40 milioni di euro ),ma si è fatto ricorso a centinaia di tecnici esterni con aggravio di spese ed oneri anziché utilizzare i tecnici a suo tempo assunti per tale incombenza in base alla legge regionale 26/86.

D’agata fa infine riferimento al mancato incasso di una somma consistente a titolo di premialità a favore del comune di Catania per non avere definitole nuove pratiche nei tempi previsti dall’art 76 comma 2 della L.R. 2 del 26/3/2002 e cioè entro il 31/12/2006

Il testo della lettera

Apprendo dalle recenti notizie divulgate dalla stampa che il pericolo di dichiarare il dissesto al Comune di Catania è al momento scongiurato.

Ma tutto ciò non può non farci riflettere sugli errori commessi dalla passata Amministrazione,ed oggi, a nostro modo di vedere si deve puntare su un valido piano di risanamento dell’Ente ,operando scelte coraggiose ed oculate e non fantomatiche attività amministrative come quella che prevedeva incassi per il comune sbalorditivi: si parlava di cifre oscillanti tra i 23 e i 30 milioni di euro come introito degli oneri concessori,a cui si aggiungevano tra i 10 e 15 milioni per il conguaglio dell’oblazione ,3 milioni 750 mila euro di diritti di segreteria,più i futuri incassi ICI,TARSU ed altre tasse.

Mi riferisco al progetto sulla “Sanatoria Edilizia “ ,e vorrei mettere la S.V. a conoscenza della cecità politica – amministrativa che ha caratterizzato questa ed altre attività dell’Amministrazione in questi ultimi anni.

Il progetto,in questione, poteva rappresentare una boccata di ossigeno per le casse comunali , ed invece si è rivelato un ennesimo fallimento, figlio di sprechi ed anche ,a parere dello scrivente, quanto meno di leggerezza da parte di chi doveva perseguire i principi di efficacia , economicità e trasparenza.

L’opportunità dataci dalla L.R. 17/2004 ( disposizioni programmatiche e finanziaria anno 2005 ) era di primaria importanza perché dava al Comune, se entro il 31/3/2005 predisponeva un programma Operativo finalizzato alla definizione delle pratiche di sanatoria,e successivamente alla sua piena realizzazione ,di accedere alla premialità prevista ai sensi dell’art 76 comma 2 della L.R. 2/2002.

Ora ripercorrendo le tappe poste in essere dall’Amministrazione per il raggiungimento degli obbiettivi inerenti le pratiche di sanatoria edilizia ,non posso che evidenziare come si è pensato inizialmente a privilegiare l’utilizzo di professionisti esterni adducendo questa esigenza per la esigua presenza di tecnici ( ingegneri , architetti e geometri) presenti nella dotazione organica del Servizio Condono Edilizio e pertanto si era nella indisponibilità di poter raggiungere nei tempi previsti dalla legge l’ intero espletamento di un numero così rilevante di pratiche .

Dato che questa formula ai sensi del comma 2 dell’art 12 della citata legge ,consentiva di avvalersi di personale esterno ,si è proceduto ad utilizzare un numero sempre maggiore di professionisti esterni fino ad arrivare ad un numero di circa 200 unità.

Tralasciando le difficoltà sorte nella consegna dei documenti ai professionisti esterni ,passando da una gara di appalto per la loro “scannarizzazione” , mai portata a termine, alla predisposizione di un apposito progetto da parte dei sistemi informati rivelatosi troppo oneroso ( oltre 390 mila euro ) per le casse comunali ,fino alla banale ma pericolosa consegna di tutti i documenti originali al tecnico incaricato ,mi chiedo ma in tutto questo balletto i tecnici assunti dal comune con una legge ad hoc L.R. 26/86 per l’espletamento delle pratiche in questione dove erano finiti?

Forse in altri uffici comunali a svolgere compiti diversi da quelli per i quali erano stati assunti ,ma nessuno dei dirigenti responsabili ,dei coordinatori sia tecnico che legale ha mai sollevato un dito per fare una seria ricognizione del personale da utilizzare ,ed incentivare seriamente ,al posto di tecnici esterni rispettando i principi di efficacia ed economicità.

Che dire del mancato coordinamento tra le varie direzioni interne all’amministrazione e quelle appartenenti ad altri enti che dovevano collaborare tra di loro ?

Altra nota dolente nessuno ha mai svolto attivamente il compito di collegamento tra i diversi Enti esterni e direzioni interne per risolvere i problemi che insorgevano nel corso della realizzazione del progetto ( ahimè rimasto solamente sulla carta in modo dettagliato ).

Considerando che da una prima analisi si dovevano introitare circa € 40 mln di euro , per altro inseriti in un apposito capitolo del bilancio nella voce entrata , si ha oggi solo la certezza di quello che invece si è speso per iniziare il progetto e pagare gli esterni.

E le somme introitate a quanto ammontano realmente ?

La risposta è drammatica si parla presumibilmente di € 2 mln ( da sottrarre le spese sostenute per comprare il materiale informatico le licenze del sistema Urbix ecc ) e la conseguente perdita della partecipazione alla premialità nella ripartizione delle risorse di cui all’art 76 comma 2 della L.R. n 2 del 26/3/2002

Questa breve analisi ci porta ad una amara considerazione : l’Amministrazione avrebbe avuto grosse possibilità di superare l’impasse economica e finanziaria di questi ultimi anni , o quanto meno a ridurre in modo consistente la crisi finanziaria , se avesse operato con la diligenza del padre di famiglia ,ma la negligenza e l’incapacità di una classe politica e amministrativa ci ha condotto inesorabilmente al gravissimo stato in cui versa il nostro Ente .

Oggi ,il quotidiano La Sicilia mette a conoscenza i cittadini che vogliono rientrare nella legalità ,possono utilizzare , una perizia giurata il cui Fac-simile si può scaricare dal sito internet del Comune :

www.comune.catania.it/portale/comct/direzione/urbanistica/condonoedilizioasp , per beneficiare della relativa concessione edilizia .

Per far ciò ci si avvale di professionisti esterni , incaricati dalla passata Amministrazione come già si è sopra detto ,per l’ istruttoria e l’espletamento delle pratiche di sanatoria , non potenziando invece l’ufficio preposto con personale tecnico comunale .

A tal proposito ,esprimo ,tutta la mia perplessità e rammarico nel rivedere un film già visto .

Fiducioso che Ella vorrà scongiurare oggi ,gli errori commessi nel passato , la invito a vigilare sull’ attività amministrativa che si accinge ad avviare;

Le chiedo di intervenire al più presto in questo delicato settore, che può essere fonte di risorse preziose per le finanze comunali,se adeguatamente potenziato e reso più efficiente da scelte idonee e funzionali .

Cronistoria amministrativa della documentazione riguardante l’argomento:

Deliberazione del Commissario Regionale n 246 dell’1/2/1988

Deliberazioni di CC n 222 e 223 del 29/11/90

Deliberazione del Commissario Straordinario n 1785 del 23/6/93

Deliberazione di G.M. n 1016 del 28/5/2004

Deliberazione di G.M. n 1211 del 9/5/2004

Deliberazione di G.M. n 405 del 4/5/2005

Deliberazione di G.M. n 879 del 4/9/2006

Deliberazione di G.M. n 385 del 30/3/2007

Deliberazione di G.M. n 1167 del 6/7/2007

Articolo apparso sul quotidiano La Sicilia del 2/10/2008

Il Consigliere Comunale

Avv Rosario d’Agata




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