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Fondazione per il Sud: per Librino selezionato solo il progetto facente capo all’area cattolica

Finanziamenti a Librino: la Chiesa scende in campo e vince

Il gruppo promotore avrà 90 giorni di tempo per presentare un progetto esecutivo

giovedì 12 marzo 2009, di Massimiliano Nicosia

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Alla fine la Fondazione per il Sud ha deciso: tra tutti i progetti di sviluppo pervenuti per il quartiere Librino, uno solo, quello promosso dall’area cattolica, è stato selezionato come potenziale progetto finanziabile. Il progetto, intitolato "Fonda - Azioni per Librino", ha per nucleo promotore l’oratorio Giovanni Paolo II, la Caritas Diocesana di Catania, le ACLI (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) Catania, le due parrocchie di Librino Resurrezione del Signore (Borgo Castagnola) e Nostra Signora SS. Sacramento (Borgo antico), la cooperativa Marianella Garcia - già sostenuta in passato dalla Fondazione per il Sud - il Centro Orizzonte Lavoro Cooperativa Sociale Onlus e la Confcooperative.

Escluso invece dalla possibilità di finanziamento il progetto presentato da un gruppo di associazioni laiche locali (tra queste il Comitato Librino attivo, l’Associazione South Media, i briganti rugby Librino, l’associazione Oltre la Periferica - editore di questo mensile).

la Parrocchia Nostra Signora del Santissimo Sacramento è tra i promotori del progetto selezionato dalla Fondazione per il Sud

Attraverso l’Invito Sviluppo Locale, scaduto lo scorso 30 gennaio, la Fondazione ha sollecitato le organizzazioni del volontariato e del terzo settore di alcune aree del Sud (Librino fra queste) a presentare progetti di sviluppo del territorio negli ambiti in cui opera la Fondazione: educazione dei giovani e sviluppo del capitale umano di eccellenza; tutela e valorizzazione dei beni comuni; mediazione culturale e accoglienza/integrazione degli immigrati; sviluppo, qualificazione e innovazione dei servizi socio-sanitari. Successivamente la Fondazione ha selezionato 10 progetti, i proponenti avranno 90 giorni per presentare alla Fondazione le proposte di progetto esecutivo. Tra queste, verranno quindi selezionate e finanziate quelle ritenute più rispondenti agli obiettivi dell’Invito e alla missione della Fondazione.

Avevamo già scritto circa un mese fa che i finanziamenti per Librino previsti dalla Fondazione avevano scatenato nel quartiere uno strano fermento di progetti di sviluppo del quartiere non sempre promossi da realtà radicate nel territorio.

Avevamo anche notato un’altra stranezza: per rendersi promotori del progetto occorreva possedere taluni requisiti che di fatto sembravano togliere la possibilità di partecipazione alle piccole realtà (proprio quelle che avrebbero bisogno di svilupparsi) a discapito delle realtà già consolidate.

La prospettiva che a Librino potessero piovere parecchi soldi ha già avuto come primo effetto quello di frammentare in macrogruppi promotori le realtà del quartiere che, in altre occasioni, avevano avuto la possibilità di lavorare insieme. Una frammentazione che ha visto nell’area cattolica, ancora una volta, una grande capacità di attirare risorse.


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