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Fiumara d’arte dona al Vittorio Emanuele 50 tele realizzate dagli studenti

martedì 21 aprile 2009

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Un ponte simbolico tra la bellezza della vita, la gioia, la solidarietà e i luoghi di sofferenza.

Antonio Presti, presidente della Fondazione Fiumara d’Arte, “devoto alla bellezza” per sua stessa definizione, donerà cinquanta tele realizzate dalle migliaia di studenti coinvolti nel progetto “La Grande Madre” e dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti. Saranno donate all’ospedale “Vittorio Emanuele” dove rimarranno in mostra permanente come dono fatto dalla città alla città.

La cerimonia di inaugurazione è prevista subito dopo la conferenza stampa che si terrà domani, mercoledì 22 aprile 2009, alle ore 10,30. I giornalisti, i cameraman e i fotografi potranno seguire il percorso della “mostra” realizzato nei reparti dell’ospedale. Antonio Presti incontrerà la stampa nell’auditorium del Centro servizi multimediali dell’ospedale “Vittorio Emanuele”. Saranno presenti anche il direttore sanitario dell’azienda ospedaliera Vittorio Emanuele-Ferrarotto-Santo Bambino, Salvatore Paolo Cantaro; la docente dell’Accademia di Belle Arti, Anna Guillot, e i dirigenti scolastici delle dieci scuole partecipanti: Emanuele Bellini (“Cirino La Rosa; centro educativo “Mary Poppins”); Simone Calogero (centro diurno “Primavera”); Cristina Cascio (“Musco”); Vincenzo Costanzo (“Dusmet”); Santo Molino (“Pestalozzi”); Brigida Borsellino (“San Giorgio”); Angela Santangelo (“Ungaretti”); Lino Secchi (“Campanella Sturzo”); Giuseppe Vascone (“”Brancati”).

Accanto al tema fondamentale che anima il progetto, ogni anno vengono proposte riflessioni sui grandi valori dell’esistenza ed attività multidisciplinari che abbracciano la poesia, l’arte, l’educazione ambientale e civica. La Grande Madre è il tema scelto per l’anno didattico 2008-2009 e coinvolge tutte le scuole elementari e medie del quartiere di Librino.

Nodo centrale è la riflessione sul ruolo della donna nella società contemporanea. Tema che accomuna anche il più ampio progetto che vedrà la nascita della “Porta della Bellezza” lunga tre chilometri circa e creata da studenti e da artisti di fama internazionale.

Le tele che andranno in dono al “Vittorio Emanuele” sono state realizzate dagli studenti delle nove scuole di Librino, quartiere per il quale Presti si sta muovendo attivamente e con crescente passione da oltre dieci anni. “Il progetto – spiega Antonio Presti - tende anche a sensibilizzare i giovani sul valore della solidarietà creando un ponte simbolico da cui può ugualmente scaturire la vita come ad esempio un ospedale. Ciò al fine di aggregare varie entità attorno ad un’idea, lavorare per la creatività e l’affermazione di un’identità culturale, concretizzare la spiritualità che le nuove generazioni stanno costruendo, gettare il seme di un ideale di bellezza che dai giovani di oggi si radichi in essi quali cittadini di domani”.

La bandiera sarà quindi simbolo di una morale consapevole che sceglie il valore dell’impegno per un miglioramento della città e dell’ambiente in cui si vive.

“In un luogo come l’ospedale – sottolinea Antonio Presti – il valore della bellezza assume un significato molto importante. Il valore del dono è la condivisione, e le opere all’interno della struttura ospedaliera sigilleranno questo impegno”.

“Abbiamo partecipato con grande interesse – spiega Cantaro - Ci interessa molto stabilire questo rapporto in questo momento perché ci proiettiamo in un imminente futuro e abbiamo l’obiettivo di intervenire in un quartiere tra i più diseredati della città come quello di Librino dove opereremo grazie alla realizzazione del nuovo ospedale ancora in costruzione”.




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