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Franco Politano, un vulcano di idee

martedì 12 febbraio 2008, di Cristina Perrotta

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Speleologo, elettricista, scrittore, “mago”, padre e marito dall’incredibile entusiasmo: tutto questo e molto altro racchiude il simpatico sorriso di Franco Politano, librinese ricco di idee e voglia di fare, conosciuto nel quartiere per aver pubblicato un libro di rara delicatezza dal titolo “Una storia...e gli altri” ed aver coinvolto vicini e amici nella sua attività di esplorazione del mondo sotterraneo di Catania. Seduto su un divano, la schiena dritta e le mani che si muovono in ampi cerchi, Franco – così, semplicemente, vuole essere chiamato dopo pochi minuti di conversazione – fa rivivere nei suoi racconti, tutti mescolati, lucidi ed entusiasti, momenti di una vita piena e in buona parte appagante, mai semplice, ma sempre ben accetta, e muovendo le braccia a quel modo, fissandoti in volto lo sguardo intenso, sembra volerti dire “seguimi in quest’avventura, non vedi quanto è incredibile ciò che viviamo?”. “Tutta la vita – spiega, raccontandoci di come si è ritrovato a fare il mestiere di elettricista, invece che il geologo di professione - è l’idea di un attimo, che ti porta da tutt’altra parte rispetto a quello che avevi immaginato”: così, all’età di 19 anni, mentre le leggeva la mano, esercitando una di quelle passioni che gli hanno valso col tempo il soprannome tra gli amici di “mago di Librino”, Franco incontra Rosetta, sua moglie da 25 anni e compagna di avventure da 33, sua prima “lettrice e critica” come scrive nella dedica del libro, “perno di tutte le mie attività”. “Sono presidente dell’associazione culturale “Le cave di rosso Malpelo-onlus” - spiega, per dare l’idea di cosa significhi per lui Rosetta - ed ho costruito il sito, www.lecavedirossomalpelo.it, con mia moglie, che scende con me ed i miei figli Seby e Federica anche sotto Catania, per esplorarne le bellezze ed i pericoli. E’ stata lei ad aiutarmi con il mio primo libro, nato per una scommessa con lei, ed è ancora lei a lasciarmi la libertà di esercitare le mie passioni, senza creare mai problemi. In fondo – continua sorridente – non faccio male a nessuno ed anche se mi perdo ogni tanto nei miei pensieri mentre lavoro o arrivo in ritardo per una riparazione, mi attiro soltanto i benevoli rimproveri dei clienti. Di fondo sono un incoerente e mentre sto lavorando ad un impianto elettrico, esco il mio taccuino ed annoto qualcosa, un pensiero, un’ispirazione venuta dall’esterno e che tornerà utile nel prossimo libro”. Franco ha deciso, infatti, di scrivere una trilogia, dedicata a problemi reali di persone altrettanto reali e dopo aver dedicato il primo all’argomento della disabilità, è concentrato adesso sulla storia di coppie che non possono avere dei figli e fanno di tutto per riuscirci e storie di altri che figli proprio non ne vogliono. “Le mie storie – racconta – non sono mai staccate da me, dai miei interessi, dalle mie esperienze. Nel primo libro ho parlato della disabilità dopo aver collaborato con un’associazione che si chiamava “Club Aldebaran” gestita da disabili, adesso scrivo di temi a me cari come quello dell’adozione. Cerco di avvicinarmi al personaggio immaginandomi nella sua situazione, studiando ciò che non conosco per potermi immedesimare, andando a pescare pensieri ed emozioni sui blog, i forum, i siti internet dove la gente scrive liberamente e racconta le proprie esperienze. Anche il mio libro di fantascienza – da ultimare, ma già ricchissimo di suggestioni – parte da un’altra delle mie grandi passioni, l’Etna, il vulcano. In fondo – aggiunge pensoso – la vita passa così in fretta! Io cerco soltanto di seguire i miei sogni”. Elettricista “per caso”, scrittore per scommessa, marito e padre felice forse per un pizzico di fortuna, ma la speleologia? “quello è il mio grande sogno, da sempre. Me ne occupo da 30 anni, ma ero ancora bambino quando mio nonno mi raccontava di una scolaresca dispersa sotto “Catania vecchia” in Piazza Stesicoro e mai più riapparsa”. Da quelle suggestioni infantili sono nati dei veri e propri studi, degli approfondimenti, l’amore per ciò che sta sotto e soprattutto sotto la nostra città. “Sono responsabile – continua a raccontare Franco - per l’attività di speleologia urbana del Centro Speleologico Etneo da diverso tempo e potrei raccontarne di tutti i tipi sui rischi e le bellezze che abbiamo sotto i piedi”. Sembra magico il mondo raccontato da Franco, un mondo fatto di contatto umano, lettura dei tarocchi - “ormai mi sono specializzato in questo, non pratico più la chiromanzia” ci dice – uomini che con i caschi di protezione scendono sottoterra per verificarne i pericoli e le bellezze, altri uomini che si ritagliano un loro spazio in un mondo poco vivibile per chi non è normo dotato. Un mondo magico a cui parlando con lui sembra davvero semplice aver accesso: basta seguire i propri sogni e le proprie inclinazioni.




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