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GAP Librino e Centro storico organizzato da Rifondazione Comunista

venerdì 27 marzo 2009

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Organizzata dal Rifondazione Comunista e dal centro sociale Iqbal Masih è continuata anche oggi, venerdì 27 marzo, l’attività del GAP (Gruppo Acquisto Popolare) nel quartiere di Librino.

Nei locali di viale Moncada n. 5 sono stati ceduti alle famiglie del quartiere cento chili di pane ad 1 euro al kg e trenta chili di frutta e verdure varie.

L’ iniziativa del GAP a librino continuerà, incrementando i prodotti, ogni venerdì dalle ore 10 alle ore 13, presso il centro sociale Iqbal Masih , in viale Moncada n. 5.

Domenica 29 marzo dalle 10,30 alle 13,00, presso i locali del centro sociale Auro, in via S. M. del Rosario n. 30, prenderà il via il Gruppo di Acquisto Popolare del centro storico.

A cura della federazione catanese di Rifondazione Comunista e del centro sociale Auro, ogni domenica verranno distribuiti pane ad un euro al chilo, frutta (pere abate, mele dell’etna) e verdure (lattughe, melanzane, peperoni, pomodori, zucchine) a prezzi popolari.

L’iniziativa dei Gruppi di Acquisto Popolari intende essere una protesta contro il carovita ed il conseguente calo del potere di acquisto di salari e stipendi che colpisce la maggioranza dei cittadini catanesi.

A fronte della drammatica crisi che vivono le famiglie italiane, il governo non ha messo in campo nessuna iniziativa per sostenere livelli di vita dignitosi e garantire un reddito adeguato alle fasce più deboli della popolazione.

Acquistando prodotti collettivamente e distribuendoli tra i consumatori si vuole così facilitare i consumi alimentari delle famiglie, che, come i recenti dati ISTAT dimostrano, sono in forte calo, specie tra i soggetti più deboli ed i disoccupati.

L’attività del GAP del centro storico continuerà ogni domenica dalle ore 10,30 alle 13.

1 Messaggio

  • Queste importanti iniziative (soprattutto se crescono tanto), secondo voi possono correre il rischio di danneggiare un po’, soprattutto nei quartieri popolari, i piccoli rivenditori (panifici, fruttivendoli, ..)? Perchè non si pensa a collaborazioni dirette con loro sia per la panificazione (ad esempio procurando farina a minor costo, o procurando loro frutta e verdura direttamente dai produttori amici). Forse è difficile e non voglio criticare l’iniziativa, ma vorrei che si facesse lo sforzo per evitare concorrenze con i piccoli commercianti che vivono e lavorano onestamente e che subiscono anche loro la crisi. Sempre con stima. toti




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