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L’assise di Un’altra storia con Rita Borsellino: "Strumento base per rinnovare la politica"

lunedì 25 gennaio 2010

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“Non siamo e non vogliamo essere un partito. Siamo un movimento che vuole contribuire al rinnovamento della politica attraverso la partecipazione, intesa come elemento fondante delle scelte e dell’organizzazione tanto dei partiti,
quanto delle amministrazioni pubbliche”. Queste le parole di Rita Borsellino a chiusura dei lavori dell’assemblea regionale di Un’altra Storia, di cui è presidente. La due giorni di lavori all’Addaura Hotel, che è stata preceduta da un momento di confronto-dibattito alla sala gialla di Palazzo dei Normanni con la tavola rotonda "ESSERE EUROPA: l’identità, le relazioni, la qualità della crescita", ha riportato alla luce i cantieri di Un’Altra Storia, che nel 2006 avevano contributo a costruire il programma partecipato di Rita Borsellino
Presidente, poi condiviso e sottoscritto dai segretari regionali del centrosinistra che sostenevano la sua candidatura.

I 140 delegati dell’assemblea, e gli iscritti all’associazione accreditati si sono incontrati e hanno lavorato riuniti in gruppi tematici (economia e sviluppo locale; territorio e ambiente; welfare; pace Mediterraneo e migranti; legalità democratica; lavoro e pubblica amministrazione; decentramento ed enti locali; politiche giovanili), elaborando le linee programmatiche per la Sicilia. Il risultato è un documento conclusivo finale che fa il punto sugli obiettivi che il
movimento si è dato e su cui lavorerà nei prossimi mesi. L’Assemblea
di Un’altra storia Sicilia ha ribadito il valore della partecipazione come elemento fondante per una effettiva riforma della politica e ha confermato il ruolo centrale dei Cantieri tematici e territoriali come luogo principe per l’attivazione e la pratica della partecipazione.

L’assemblea sostiene, fra le altre cose, azioni per la modifica dei meccanismi di selezione della rappresentanza politica ad ogni livello e si impegna ad assumere un ruolo più attivo e propositivo con riferimento all’utilizzo delle risorse e dei beni confiscati alla mafia.

Eletti anche alcuni organismi interni all’associazione, che a detta di Alfio Foti, eletto coordinatore regionale ’assume sempre più una struttura orizzontale, proprio perché fa della partecipazione il suo punto di forza’: “Siamo un movimento anomalo perché non guardiamo alle sigle dei partiti – ha detto Foti – ma perché mettiamo al centro della nostra azione il “popolo della gratuità”, ossia tutti quei cittadini che rifuggono dalle logiche clientelari degli apparati di potere e da quei meccanismi opportunistici e individualistici che sono purtroppo alla base della selezione dei partiti. La crisi politica in atto dimostra come i partiti siano distanti dal territorio. Per questo, la partecipazione diventa l’elemento diversificato ed essenziale per creare l’alternativa politica e costruire il bene comune attraverso il protagonismo dei cittadini”. “Il centrosinistra riparta dalla partecipazione. – ha detto Rita Borsellino - Questa due giorni è stata un’occasione di confronto e di elaborazione per delineare
linee programmatiche e proposte di legge che, attraverso la partecipazione
di tutte le anime del centrosinistra e dei cittadini, vuole contribuire alla costruzione di un’alternativa di governo al centrodestra”.

L’assemblea ha approvato anche la nomina dei membri del gruppo servizio (Mariangela Di Gangi, Giovanni Ferro, Fausto Melluso, Leontine Regine, Alfio Foti, Antonino Palmeri), il presidente dell’assemblea (Emanuele Villa) e i due vice presidenti (Luciana Carfì e Rita Pancari) e i venti referenti di aree tematiche.

Chiara Furlan su Asud’europa 25 Gennaio 2010




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