Settimanale di informazione sulla periferia di Catania
Librino Pigno San Giorgio Villaggio Sant'Agata Zia Lisa ...e dintorni
cronaca quartieri archivio la città dalla stampa libera avvisi&annunci lavori in corso chi siamo collegati collabora pubblicità

L’ultima trovata delle mafie: l’usura lampo

Un prestito fatto la mattina, per aver il tempo di pagare qualche fornitore e qualche bolletta, da restituire la sera al tasso del 10%

mercoledì 5 agosto 2009

Vota quest'articolo
voti:0

Vedi on line : Antimafia Duemila

  • Digg
  • Del.icio.us
  • Facebook
  • Google
  • Technorati
  • Live
  • Scoopeo
  • Wikio
  • Furl
  • Blogmarks
  • Reddit
  • Mister wong

E’ proprio vero, le organizzazioni criminali si adeguano ai cambiamenti. E di fronte all’economica che arranca le mafie si sono inventate un altro modo per fare affari: l’usura lampo.

Un prestito fatto la mattina, per aver il tempo di pagare qualche fornitore e qualche bolletta, da restituire la sera al tasso del 10%.
Il presidente di Confindustria Marco Venturi ha sottolineato che “il prestito in giornata” è lo specchio delle difficoltà economiche che oggi vivono migliaia di piccole e medie imprese italiane. Sono costrette ad una soluzione di questo tipo soprattutto ristoranti, negozi di abbigliamento, ambulanti e rivendite alimentari.
La rapporto con gli strozzini ha una durata breve, di media di tre anni, perché se il primo anno solitamente chi ha ricevuto il denaro riesce a pagare le rate chiedendo aiuto ai parenti e agli amici, già il secondo anno è più duro. Al terzo anno poi, secondo il responsabile di Sos Impresa Lino Busà <>.
Già il rapporto annuale di Sos Impresa aveva messo in evidenza il forte incremento dell’usura, un fenomeno con il quale purtroppo qualcuno si arricchisce e qualcuno si rovina. Solo lo scorso anno sono state chiuse 15mila aziende per debiti con gli usurai perché sovraindebitate e spesso strozzate. E nel triennio 2005-2007 gli esercizi commerciali costretti a chiudere per l’aggravarsi di problemi finanziari e per un forte indebitamento dell’usura sono stati il 40%.
Che crisi e usura vadano a braccetto non è un fatto nuovo, anche il Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi ha ribadito di fronte alla Commissione antimafia che l’allarme si fa serio perché con la crisi economica le aziende sono più facilmente aggredibili da parte della criminalità organizzata. Inoltre, il fatto che a causa della crisi le banche stiano stringendo le possibilità dare accesso al prestigio, fa sì che per chi non può offrire molte garanzie diventi più difficile e spesso impossibile ottenerlo. E così per avere il denaro che serve si arriva a pagare – spesso senza saperlo all’inizio – interessi da capogiro.
In tutto questo marasma ci si mette anche la legge italiana. Spesso e volentieri le pene per usura sono molto blande. <>.

Da Antimafia Duemila




I più letti

SetteGiorni