Settimanale di informazione sulla periferia di Catania
Librino Pigno San Giorgio Villaggio Sant'Agata Zia Lisa ...e dintorni
cronaca quartieri archivio la città dalla stampa libera avvisi&annunci lavori in corso chi siamo collegati collabora pubblicità

Le porte di Catania si chiudono a Librino

Asse attrezzato: collegato l’ipermercato. La periferia sud invece può attendere

martedì 23 marzo 2010, di Massimiliano Nicosia

Vota quest'articolo
voti:32

  • Digg
  • Del.icio.us
  • Facebook
  • Google
  • Technorati
  • Live
  • Scoopeo
  • Wikio
  • Furl
  • Blogmarks
  • Reddit
  • Mister wong

Giovedì 25 Marzo alle ore 10:00, giusto qualche ora prima dell’inaugurazione del centro commerciale "Le porte di Catania", il Sindaco di Catania Raffaele Stancanelli aprirà ufficialmente al traffico veicolare il primo tratto dell’Asse Attrezzato che collega l’autostrada Palermo-Catania con la strada statale 192, l’Asse dei Servizi e, neanche a dirlo, l’ingresso del nuovo centro commerciale Auchan. Per il secondo tratto, quello che prolunga l’asse attrezzato verso il Pigno, passa per Librino tagliandolo in due, e arriva fino al corso Indipendenza bisognerà attendere ancora. Il Sindaco Stancanelli infatti ci informa che "d’intesa coi tecnici stiamo lavorando per aprire entro l’estate l’intero tracciato per un’opera strategica che alleggerirà il traffico nella zona ovest della città”.

Il tratto che verrà inaugurato, lungo circa 800 metri dell’Asse Attrezzato, è quello che va dall’autostrada Pa-Ct all’altezza del cartello segnalatico Catania- Zia Lisa, prosegue sino alla grande rotatoria del costruendo ospedale San Marco e prosegue lungo la bretella che conduce all’altra rotatoria per la strada statale 192 e all’Asse dei Servizi per il centro cittadino.

Sarà una casualità il fatto che i lavori del primo tratto abbiano avuto una improvvisa accelerazione man mano che venivano completati i lavori del nuovo centro commerciale "Le Porte di Catania"? Sarà una casualità che nell’ultimo anno, dall’avvio dei lavori del centro commerciale, il quotidiano "La Sicilia" di Mario Ciancio, precedente proprietario dei terreni nel quale sorge il centro e l’ospedale San Marco, trasformati da un ubbidiente consiglio comunale da agricoli ad edificabili, abbia messo in moto una fortissima campagna mediatica per spingere al completamento di questa opera che pure da decenni era ferma nel silenzio di stampa e televisioni? Sarà una casualità che l’inaugurazione di questo primo tratto coincida con l’inaugurazione del centro commerciale? Sarà una casualità che Comune e Regione siano riusciti a superare gli insormontabili intoppi burocratici per completare il primo tratto e si siano arenati per il secondo?

Speriamo sia solo una casualità, che l’opera stia seguendo il suo tradizionale iter, e che non si siano invece messi in moto subdoli e avidi interessi per "servire" meglio la megastruttura e il suo "indotto".

Intanto noi aspettiamo fiduciosi l’estate sperando che l’opera "venduta" come un nodo strategico per il quartiere Librino non sia l’ennesima presa in giro per la periferia Sud di Catania che oltre a subire il pesante contraccolpo commerciale per un territorio già commercialmente poco sviluppato, oltre a dover "dividere" gli sgravi fiscali della zona franca, se ci saranno, con i negozi della galleria Auchan, oltre a dover subire il traffico (file, pullman, code, parcheggi) di chi raggiungerà l’Ipermercato passando per il Pigno, dovrà anche subire la beffa di essere, ancora più di quanto lo sia, tagliata fuori dai principali collegamenti viari.

7 Messaggi

  • non sarà invece, molto banalmente, che i lavori li abbia pagati un privato e, sempre casualmente, proprio chi ha costruito il centro commerciale?? E, come sempre accade in queste circostanze, la pubblica amministrazione ha solo tratto un vantaggio scaricando sul privato un suo costo e il pubblico un ulteriore vantaggio vedendo finalmente un’opera pubblica realizzata??

    • Le porte di Catania si chiudono a Librino 30 marzo 2010 19:22, di Massimiliano Nicosia

      Non sarebbe una ipotesi remota visto che l’affarone della variante al piano regolatore, che ha permesso di convertire i terreni agricoli del Pigno in terreni edificabili e alla fine in un mega centro commerciale pare prevedesse, come spesso accade in questi casi, una convenzione per la quale i costi per le opere di urbanizzazione fossero a carico dell’impresa.

      Purtroppo pare però che il "privato", molto banalmente, alla fine abbia trovato "un’autostrada" per ridurre drasticamente tali costi e, casualmente, l’amministrazione si sia accontentata.

      Maggiori informazioni qui: http://issuu.com/ucuntu/docs/ucuntu55/4

      • Le porte di Catania si chiudono a Librino 13 aprile 2010 12:20, di un passante

        Mah... tutto sommato è pur sempre "un’opera pubblica", ancora di più considerando la probabile provenienza dei "fondi" per la realizzazione

        • Le porte di Catania si chiudono a Librino 13 aprile 2010 12:40, di un tornante

          Esattamente come è "opera pubblica" il completamento dell’Asse attrezzato verso Librino.

          La differenza però è che Librino aspetta quasi 30 anni di essere collegato anche tramite l’Asse Attrezzato, il centro commerciale lo è prima ancora di nascere.

      • sicuramente la struttura dell’auchn è volgarmente un "capannone" quindi non necessita di un terreno edificabile ma solo commerciale ( diciamo che l’hanno fatta un po’ meno schifosa...). io abitavo a librino quando circa 15 anni fa hanno cominciato i lavori per "rifare" librino che in tutti questi anni sembravano inutili e invece adesso servono miracolosamente a qualcosa. tanto parlare non serve a nulla. loro hanno il potere e lo avranno sempre: I SODDI FANU SODDI E I PIROCCHIA FANU PIROCCHIA.

  • Le porte di Catania si chiudono a Librino

    5 settembre 2010 15:42, di Pix

    In questo caso il pubblico ha beneficiato degli investimenti del privato che a sua volta beneficerà dal grosso movimento di persone verso il proprio centro commerciale. Non ci trovo nulla di male. Diverso il discorso di Librino... che senso avrebbe per il privato doversi sobbarcare anche di questa spesa? Forse prima di scrivere a vanvera sarebbe opportuno verificare le notizie, qualcuno potrebbe cascarci...




I più letti

SetteGiorni