L’azienda, confiscata alla mafia, si trova oggi a corto di commesse e a rischio di chiusura
giovedì 26 febbraio 2009
Vota quest'articolo“La situazione è inquietante e al tempo stesso sconcertante”. Lo afferma Orazio Licandro, responsabile nazionale Organizzazione dei Comunisti Italiani, in merito alla vicenda della Riela group, l’azienda confiscata alla mafia che oggi si trova a corto di commesse con il rischio di chiusura e conseguente perdita dei posti di lavoro, e con particolare riferimento alla riunione svoltasi nei giorni scorsi da cui erano assenti i vertici confindustriali.
“Vogliamo capire – aggiunge Licandro - perché nel corso di questo tempo via via le commesse sono state ritirate e affidate ad altri ed è sconcertante l’assenza di Confindustria alla riunione, ma sconcertante lo è di più perché non ci risulta che abbia svolto un’adeguata e coerente politica di sostegno di questa azienda che è uno dei pochissimi casi siciliani di impresa confiscata alla mafia e che aveva ripristinato condizioni di legalità anche per i lavoratori, contrattualizzati con tutte le garanzie e i diritti previsti dalla legge e non in nero”.
Il numero due del Pdci si chiede quindi “chissà quando vedremo davvero in questa città la nuova stagione dei fatti e non delle parole di Confindustria?” ed esprime tutta la solidarietà del partito ai lavoratori, invitandoli “a resistere, perché non si può tornare indietro”, mentre rivolge un appello “agli imprenditori sani, che pure esistono, di rompere gli indugi e di dare loro davvero corso a una nuova stagione”.