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Mercati agroalimentari, a Catania giorno 15 incontro in prefettura

martedì 13 gennaio 2009

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Per giovedì 15 gennaio è stato convocato dalla Prefettura un incontro sulla situazione di insolvenza della società Medi Impianti riguardo il pagamento delle spettanze arretrate al personale, operai ed impiegati. Non sono ancora state saldate, infatti, le mensilità di ottobre, novembre, dicembre e tredicesima.

La Medi Impianti è la società che possiede in subappalto i lavori di impiantistica a completamento del cantiere dei Mercati Agroalimentari di Sicilia di contrada Jungetto. “L’opera è completa al 95% ma i lavori nel cantiere sono stati sospesi lo scorso mese di agosto in quanto la giunta di governo regionale, ha ritenuto l’Ente dei Mercati Agroalimentari un soggetto praticamente inutile, rifiutandosi di finanziarne la ricapitalizzazione. Successivamente, in seguito all’intervento delle istituzioni locali, la giunta regionale ha deciso di approvare alla fine del 2008 un decreto che impegna alla ricapitalizzazione della società; tuttavia, come è stato denunciato dall’avv. Ingrassia, tale decreto non è operativo e pertanto l’IRFIS ha bloccato il finanziamento”, spiegano alla Fiom Cgil di Catania. Il completamento di questa importantissima opera infrastrutturale, dunque, rimane sospeso sine die e la Medi impianti, creditrice di una somma considerevole, rischia il collasso lasciando i lavoratori senza spettanze e senza lavoro.

Nel frattempo, però, il presidente e gli amministratori del MAAS, al fine di alleviare la grave situazione dei lavoratori della Medi Impianti da mesi senza spettanze, hanno deciso di formalizzare l’impegno assunto in prefettura di Catania assicurando una anticipazione finanziaria. Il consiglio di amministrazione della società Mercati Agroalimentari di Sicilia ha dunque messo a disposizione della CMC e della Medi impianti una somma di oltre 100 mila euro, che sarà corrisposta ai dipendenti a parziale copertura delle spettanze arretrate. La segreteria provinciale della FIOM CGIL di Catania spiega che “purtroppo la situazione è più grave di quello che sembra. Facciamo appello al sindaco e al presidente della Provincia affinché l’impegno della Regione sia concretizzato. La partita infatti non può ritenersi conclusa fino a quando i cancelli del cantiere di Jungetto non saranno riaperti e l’opera non sarà completata e messa a disposizione degli operatori commerciali, così come previsto dal progetto trentennale”.

“Pensiamo, come sindacato e come cittadini lavoratori, – ha sottolineato Tuccio Cutugno segretario provinciale FIOM CGIL - che solo un sollecito adempimento dell’impegno assunto e una rapida ricapitalizzazione della Società MAAS, così come deciso dal governo regionale, possa impedire la vandalizzazione di un’opera infrastrutturale quasi ultimata, evitando un danno erariale di incalcolabili proporzioni e il fallimento di una azienda significativa come la Medi Impianti”.




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