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Microcredito: finanziati i primi 4 progetti

Progetto rivolto ad imprenditori senza garanzie sufficienti ad accedere al credito bancario

mercoledì 5 agosto 2009

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Sono una donna che vuole implementare l’attività di una ludoteca già bene avviata, una giovane imprenditrice del ficodindia che intende pavimentare il capannone, un gommista che punta ad acquistare nuovi macchinari e un allevatore che vuole comprare il terreno per le sue pecore le prime quattro persone che beneficiano del microcredito, l’iniziativa promossa dalla fondazione “Microcredito e Sviluppo”, costituita dall’Agenzia di sviluppo integrato sulla scorta dei protocolli d’intesa stipulati con i 15 Comuni del comprensorio e con l’Osservatorio internazionale per la microfinanza di Bologna.

Il microcredito consiste nel dare in prestito con tasso di interesse minimo (adesso 1,90 per cento), attraverso un apposito fondo di garanzia (in questa prima fase fissato in 150 mila euro), somme di denaro (da 3 a 10 mila euro), senza pretendere alcuna garanzia materiale, a chi non potrebbe permettersi di fornirla ed è, quindi, escluso dal sistema bancario tradizionale.

L’ufficializzazione del finanziamento dei quattro progetti – per cifre dai 6 agli 8 mila euro – è avvenuta nel corso di un’assemblea svoltasi nei locali dell’Agenzia di sviluppo integrato, a cui sono intervenuti, sottolineando la valenza dell’iniziativa, il presidente dell’Agenzia Francesco Navanzino (componente del Consiglio di fondazione), il legale rappresentante della fondazione - il sindaco di Caltagirone Francesco Pignataro -, l’esperto in strumenti di politiche di inclusione e coesione sociale Raffaele Barone, il direttore Sheila Scerba, funzionario dell’Agenzia, e rappresentanti dell’istituto di credito convenzionato - la Banca agricola popolare di Ragusa - che eroga i prestiti, oltre alle sei operatrici di microcredito che hanno la responsabilità della conduzione dei gruppi.

I quattro ammessi a finanziamento sono stati ritenuti idonei dai gruppi in cui sono suddivisi i 30 aspiranti beneficiari. A breve – come spiegato nel corso dell’incontro – anche altri potranno usufruire delle somme in prestito, dato che i loro progetti individuali saranno presto ritenuti idonei allo “start up”.




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