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Mostra Ornitologica

Le attività del Centro di Educazione Ambientale "Masseria Bonaiuto"

lunedì 10 dicembre 2007, di Massimiliano Nicosia

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Cosa ci fanno un’aquila delle steppe, un gufo reale, un falco pellegrino, una civetta delle nevi a Librino? No, non sono animali smarriti a causa degli stravolgimenti ambientali causati dall’uomo ma solo alcuni dei rapaci mostrati ad oltre 1000 studenti provenienti dalle scuole della periferia catanese.

Proprio la Masseria Bonaiuto di viale Bummacaro infatti è sede, insieme all’Orto Botanico, del Centro Regionale di Informazione ed Educazione Ambientale gestito dall’Università di Catania. Le principali attività svolte a Librino dal centro attualmente consistono nell’organizzare annuale di una mostra micologica e ornitologica.

Quest’ultima, inaugurata il 29 novembre alla presenza di Angelo Sicali, vicepresidente della Provincia regionale di Catania, e prolungatasi fino al 1 dicembre si è concretizzata nella esposizione di varie specie di rapaci, la cui importanza e caratteristiche sono state illustrate ai visitatori dal Direttore della Scuola di Falconeria Antonio Centamore; A completamento della mostra una esposizione più piccola di canarini e pappagalli è stata accompagnata da un documentario che ha interessato particolarmente i più giovani.

In occasione della mostra ornitologica abbiamo rivolto alcune domande al prof. Furnari, Presidente del Criea che coordina le attività del Centro.

Prof. Furnari qual’è lo scopo di questo centro qui a Librino?

L’iniziativa riguardava l’educazione ambientale che viene effettuata in maniera prioritaria attraverso le scuole coinvolgendone i ragazzi con particolare attenzione alla periferia, anche in occasione della mostra ornitologica infatti sono stati organizzati alcuni pullman per accompagnare gli studenti da Fontanarossa, San Giorgio, Monte Po, e un po’ da tutte le periferie, mentre le scuole del centro cittadino fanno riferimento all’Orto Botanico

Queste mostre sono pensate per le scuole ma non escludono la partecipazione di altri visitatori. Qual è il grado di coinvolgimento delle realtà locali?

Ho contattato il Presidente della IX Municipalità Patanè invitandolo anche a coinvolgere i parroci e altre presenze nel territorio, ma in questi giorni non ho visto nessuno. Tuttavia in questi anni il centro, attraverso delle convenzioni, è stato utilizzato anche nel campo sociale attraverso attività promosse dalla Facoltà di Scienze Politiche della Università, dall’Assessorato alla Promozione Sociale del Comune di Catania e dal Centro Polivalente San Giorgio in collaborazione con la Cooperativa Marinella Garcia, con l’Associazione Thamaia, e altre realtà.

Lo scorso mese il Preside Secchi, intervistato da la Periferica lamentava di non poter utilizzare ai fini didattici la Masseria che nel progetto pare fosse destinato alla scuola. Qual è la sua opinione in merito?

La Masseria è stata progettata come palmento per fare il vino e purtroppo gli architetti che l’hanno restaurata ne hanno eliminato il senso originario pavimentandola e imbiancandola senza lasciare traccia della destinazione originaria, tranne qualche piccolo segno; Ma in ogni caso è il Comune che utilizza la struttura con le politiche che ritiene più opportune; il fatto che l’amministrazione Bianco abbia destinato la struttura al Centro di Educazione ambientale e l’amministrazione Scapagnini abbia confermato questa scelta è un elemento non trascurabile. Del resto il centro ha sempre messo la struttura a disposizione di quelle realtà che intendono utilizzarla, come recentemente è accaduto in occasione della manifestazione “Bookcrossing” ospitata all’interno della Masseria.




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