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"Palla avvelenata", il marcio del calcio raccontato a teatro

Il 13 giugno al teatro Tezzano Magazzini Teatrali ripercorre i momenti salienti di un "centravanti maledetto"

giovedì 4 giugno 2009

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Sabato 13 Giugno 2009 al Teatro Tezzano di Catania, la Magazzini Teatrali metterà in scena “Palla Avvelenata”. Spettacolo Teatrale che racconta il marcio che circola nel mondo dorato del calcio. L’incasso della serata verrà totalmente devoluto alla Fondazione Stefano Borgonovo che si occupa di raccogliere fondi da destinare alla ricerca sulla SLA.


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Magazzini Teatrali cerca di raccontare una vicenda scottante, che ha come
protagonista un ex-calciatore ma soprattutto un uomo forte e contraddittorio.
Splendori (pochi) e miserie (molte) del calcio che perseguita la nostra vita
quotidiana. Il Calcio, insieme al ciclismo, con cui condivide il primato del
gusto epico-popolare, è lo sport che più ha offerto spunti a tanta recente
drammaturgia. Questa volta però non è pretesto o metafora per tratteggiare ampi
spaccati storico-sociali, ma per raccontare, attraverso la storia di un ex
"centravanti maledetto" degli anni ’60 e ’70, il lato oscuro del calcio
italiano. Quello del doping, delle partite truccate e dei soldi in nero.
Attraverso una irreale intervista rivedremo i momenti salienti della sua
carriera che, guarda caso, coincidono con i maggiori scandali del calcio
italiano. In poco più di un’ora lo vediamo ringiovanire, invecchiare,
entusiasmarsi, incanaglirsi, perdersi grazie alla duttilità travolgente di
Gianluca Barbagallo, capace di popolare la scena di personaggi noti e meno noti
di quel mondo e di quell’epoca,ma anche dei giorni nostri. Alle sue spalle una
panchina coperta di tante maglie colorate quanti erano stati i prestigiosi club
in cui il “Centravanti maledetto” aveva militato (Milan, Roma, Bologna, Genoa,
Verona,Catanzaro) e nell’aria le musiche di Guccini, Paolo Conte e Modena City
Ramblers.

La bella giornalista, interpretata da Desirèe Ragusa, ripercorrerà con le sue
domande, la vita intera di questo calciatore pentito, dalle oneste ambizioni
giovanili, all’uso di sostanze illecite, dagli intoccabili colleghi blasonati
agli eccessi fuori dal campo. Pagherà tutto e per tutti, subirà processi e
squalifiche e, a quel punto, non avrà più paura di dire quel che nel calcio si
fa ma non si deve far sapere, Una storia sincera, coraggiosa, senza enfasi né
eroi. Uno spettacolo di denuncia, senza moralismi, senza mezze allusioni, sul
mondo del pallone. Perché è la storia di un precursore del calcio dorato di
oggi. Dedicata a tutti quelli che, come noi, amano il meraviglioso mondo dello
sport,e del calcio in particolare. Quello vero.

Una rappresentazione teatrale che, di sicuro, farà discutere. Tutte le verità
sul calcio che nessuno vi ha mai detto. Dedicato soprattutto ai ragazzi. Quelli
che cominciano.




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