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Parte da Catania maxi-operazione contro la pedo-pornografia online

Grazie alle indagini della polizia postale di Catania sequestrati 150mila file di pornografia infantile

sabato 20 giugno 2009

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Attraverso una segnalazione all’ufficio di polizia tedesco è scattata oggi una maxi operazione in tutta Italia compiuta dalla Polizia Postale di Catania che ha permesso di arrestare un ingente traffico di materiale pedopornografico online.

L’indagine prende il via da una segnalazione alla polizia italiana da quella tedesca, in merito ad un sito in cui erano stati immessi due video in cui alcuni bambini erano abusati sessualmente e seviziati. Il sito in cui i si trovavano i due video era stato pubblicizzato su una bacheca on-line frequentata da presunti pedofili.

La polizia tedesca ha sottoposto a sequestro il server del sito web ed ha acquisito tutti i dati utili all’identificazione degli utenti che avevano scaricato i file incriminati. Tali dati, per quanto riguarda gli utenti italiani, sono stati trasmessi al Centro Nazionale di Contrasto della Pedo-pornografia On-line (CNCPO) della Polizia Postale di Roma che a sua volta li ha inviati a Catania ove le indagini erano state già avviate con il coordinamento della competente Procura Distrettuale.

A seguito di una lunga e complessa attività, durata circa due anni, di analisi di un enorme quantità di dati informatici, estrazione degli elementi di rilevo e accertamenti finalizzati a definire le responsabilità degli utenti, compiuta dalla Polizia Postale di Catania, la Procura Distrettuale ha indagato 253 persone per detenzione di materiale pedo-pornografico acquisito tramite Internet ed ha disposto centinaia di perquisizioni locali in quasi tutte le città d’Italia eseguite dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni.

Nella fase delle perquisizioni sono stati compiuti 14 arresti in flagranza di reato nei confronti di indagati trovati in possesso di ingenti quantità di immagini e video di pornografia infantile, per un totale di oltre 150 mila file.

In generale notevoli sono stati i riscontri ottenuti in fase di perquisizioni e sequestri.

Gravi sono le posizioni di alcuni degli arrestati, tutti trovati in possesso di notevoli quantità di video cruenti inerenti a sevizie su minori. In particolare, uno di questi è un istruttore di nuoto di bambini, oltre alla detenzione di file illeciti, sono state rinvenute nel suo pc diverse riprese video che egli aveva fatto all’interno degli spogliatoi con una telecamera nascosta.

Sono stati sequestrati circa 800 computer (laptop e desktop) ed oltre 40.000 supporti (DVD, CD, pen drive etc.).

Le 68 città interessate dalle perquisizioni sono: Alessandria Ancona, Asti, Bari, Belluno,Bergamo Bologna Bolzano Brescia Cagliari Caserta Catania Como Cosenza Cremona Crotone Cuneo Ferrara Firenze Frosinone Genova Gorizia Imperia La Spezia Latina Lecce Lecco Lodi Lucca Macerata Mantova Massa Carrara Matera Messina Milano Modena Napoli Novara Padova Palermo Pavia Perugia Pesaro-Urbino Pescara Piacenza Pordenone Ravenna Reggio Calabria Reggio Emilia Roma Rovigo Salerno Savona Siena Siracusa Sondrio Teramo Torino Trapani Trento Treviso Trieste Varese Venezia Vercelli Verona Vicenza Viterbo.

Gli arrestati risiedono a Palermo, Roma, Firenze, Teramo, Perugia, Modena, Reggio Emilia, Padova, Cremona, Milano, Treviso ed Imperia.




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