Arrestate 3 persone in via D’Amico
Tra i fermati una guardia giurata
venerdì 2 gennaio 2009, di
Vota quest'articoloAggrediti e minacciati per essere intervenuti a sedare una rissa in seguito ad una segnalazione al 113. E’ questa la disavventura toccata ai poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico di Catania conclusasi con l’arresto di 3 persone.
Nelle prime ore di ieri 1 Gennaio una volante interveniva in via D’Amico, all’altezza del civico 122, dove era stata segnalata una lite e la presenza di una persona armata in evidente stato di agitazione.
Giunti sul posto, gli operatori notavano cinque persone, fra cui una donna, discutere animatamente. Uno di loro in particolare, successivamente identificato per Passanisi Salvatore (classe 1968), veniva notato per il possesso di una pistola custodita dentro una fondina, che sporgeva da sotto il giubbotto. Verificate le circostanze, gli agenti in servizio, intimavano al gruppo di placare immediatamente gli animi ed evitare movimenti sospetti in modo da procedere con l’identificazione.
Dopo una breve e apparente disponibilità il gruppo dei presenti iniziavano a insultare e minacciare gli agenti per poi aggredirli con con pugni, calci e spintoni.
In questa fase Salvatore Passanisi, successivamente identificato come guardia giurata di un istituto di vigilanza e in possesso di relativo porto d’armi, estraeva l’arma portata in fondina, una pistola semiautomatica “Beretta” cal. 9x21, puntandola minacciosamente contro gli operatori e intimando loro di andare via.
A questo punto i due poliziotti, approfittando di distrazione del Passanisi, riuscivano a bloccarlo e a disarmarlo della semiautomatica. Tuttavia la guardia giurata risultava in possesso di una seconda arma, sempre cal. 9x21, di fabbricazione cecoslovacca, nasceva quindi una ulteriore colluttazione con il predetto e con i suoi fiancheggiatori, nell’ambito della quale i due poliziotti venivano scaraventati a terra.
Anche grazie all’intervento di ulteriori pattuglie nel frattempo fatte convergere sul posto, si riusciva infine ad avere la meglio sul gruppetto di persone. Venivano quindi tratti in arresto, oltre a Salvatore Passanisi, il fratello Davide Passanisi, nato a Catania nel 1979, e Sebastiano Luca Angemi, nato a Catania nel 1977.
In seguito alla successiva ispezione effettuata presso l’abitazione di Davide Passanisi veniva rinvenuto un bossolo appena esploso di cartuccia calibro 9x21, nonché alcune repliche di armi vere prive del previsto tappo rosso. Nel cofano dell’autovettura della guardia giurata veniva rinvenuto un fucile calibro 12 detenuto senza regolare autorizzazione mentre nell’abitazione della stessa veniva rinvenuto un quantitativo di munizionamento per pistola difforme rispetto a quello denunciato e quindi illegalmente detenuto.
Pertanto, Salvatore Passanisi, Davide Passanisi e Sebastiano Angemi venivano tratti in arresto per violenza resistenza, minacce e lesioni a Pubblico Ufficiale, inoltre Salvatore Passanisi veniva deferito anche per minacce gravi, incauta custodia di armi, porto illegale di arma da fuoco e detenzione illegale di munizionamento.