In Sicilia gli infortuni sul lavoro sono in controtendenza rispetto al resto del Paese, come dimostrato dal Rapporto Inail del 2007 secondo cui si è verificato un aumento del 4% degli incidenti con particolare rilievo nei settori dell’industria e dei servizi. Considerati i dati, la Provincia Regionale di Catania ha finanziato il progetto “La scuola va a lavoro in sicurezza” – ideato da Anis e Inail – lavorando in sinergia con l’Asl3 e partner pubblici e privati, per promuovere la cultura e la sicurezza sul lavoro nell’istituzione scolastica: una collaborazione ufficializzata con il protocollo di intesa siglato stamattina presso la prefettura da Anna Maria Polimeni – in rappresentanza del prefetto - dal direttore generale dell’Asl3 Antonio Scavone, dal presidente della Provincia Regionale di Catania Giuseppe Castiglione, dal dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale (Usp) Raffaele Zanoli; dal direttore regionale dell’Inail Carlo D’amato e dal direttore Provinciale della sede di Catania Maria Grazia Ciotta; dal presidente dell’Associazione Nazionale Ingegneria della Sicurezza (Anis) ing. Antonio Leonardi; dal presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Catania ing. Carmelo Maria Grasso e dal presidente della Fondazione Ordine Ingegneri Provincia di Catania ing. Luigi Bosco.

«Questo progetto mira a innalzare la qualità di vita dei nostri figli - spiega il direttore generale dell’Asl3 di Catania Antonio Scavone - Sarà un’azione didattica svolta in stretta collaborazione con le istituzioni pubbliche e gli ordini professionali degli ingegneri, una sinergia già consolidata anche in molte altre occasioni. Siamo convinti che per affrontare in modo opportuno i rischi che si incontrano negli ambienti di vita e di lavoro è necessaria un’adeguata educazione alla Salute e alla Sicurezza. Gli alunni e gli studenti di oggi, che saranno lavoratori, dirigenti, professionisti di domani, costituiscono terreno fertile per la diffusione di tali tematiche: la salute e la sicurezza sono valori fondamentali che non appartengono solo agli adulti e ai luoghi di lavoro, ma devono costituire patrimonio culturale dei giovani e dei giovanissimi che frequentano ogni ordine e grado della scuola». In materia di sicurezza la Provincia regionale di Catania è stata la prima, in Sicilia e in Calabria, a essersi dotata di un piano per la rete viaria secondaria, così come previsto dalle direttive UE e dal Piano Nazionale della Sicurezza Stradale, e ad avere pertanto ottenuto le risorse dallo Stato e dal Programma operativo FESR Sicilia 2007-2013. Quest’ultima ha puntato sulle scuole grazie a diversi interventi: «Siamo intervenuti per mettere in sicurezza tutto il nostro patrimonio di edilizia scolastica (130 edifici) con la somma di oltre 45 milioni di euro – sottolinea il presidente della Provincia Giuseppe Castiglione - la capacità di intervenire con immediatezza nella risoluzione delle questioni che più interessano i cittadini qualifica la gestione di un ente, soprattutto quando essa si distingue per la tutela e la sicurezza dei propri cittadini». L’iniziativa lancia tre nuovi interventi: la responsabilizzazione degli studenti attraverso un percorso di formazione/informazione; la responsabilizzazione dei docenti quali “datori di lavoro” nell’ambito delle realtà che simulano le realtà lavorative; l’addestramento tramite stage aziendali.

«Noi professionisti abbiamo voluto fortemente aderire a questo protocollo per affrontare questa problematica in modo concreto – concludono il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Catania ing. Carmelo Maria Grasso e il presidente della Fondazione Ordine Ingegneri Provincia di Catania ing. Luigi Bosco - partendo sin dai banchi di scuola è possibile incidere nella società civile la cultura della sicurezza perché non c’è mente più fertile di quella delle nuove generazioni». Il progetto a sostegno dell’orientamento professionale e tecnico-scientifico nei confronti delle scuole superiori partirà già da lunedì prossimo – in via sperimentale - presso l’Istituto tecnico industriale “Galileo Ferraris” di Acireale e poi sarà attuato presso altre istituzioni scolastiche.