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Raggiunto l’accordo per il forestali catanesi

lunedì 18 maggio 2009

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Grazie al protocollo d’intesa tra la Regione e i sindacati, circa 4000 lavoratori forestali catanesi si vedranno aumentare 148 mila giornate in due anni e il pagamento degli arretrati contrattuali dal 2009 al 2011.

I termini dell’ accordo sulla vertenza forestale firmato lo scorso 14 maggio- a sottoscriverlo il presidente della Regione Raffaele Lombardo e l’assessore regionale Incardona- sono stati illustrati stamattina alla Cgil da Nino Licciardello e Alfio Mannino (Flai Cgil), Pietro Di Paola (Fai Cisl) e Nino Marino (Uila Uil).

In particolare, l’accordo comporterà in due anni il passaggio di circa 900 lavoratori da 151 giornate a 180 che produrrà un aumento di 27 mila giornate lavorative; 1500 lavoratori passeranno da 101 giornate a 151 con un aumento complessivo di 75 mila giornate; 2000 lavoratori passeranno da 78 a 101 giornate , con un aumento di 46 mila giornate.

Gli arretrati saranno erogati a partire dal primo luglio per il 25%, mentre il 35% della somma sarà liquidato entro il 2010 e il 40% entro il 2011.

“Le attività forestali sono una risorsa per tutta la Sicilia e per il nostro territorio e contribuiscono al miglioramento delle condizioni economiche e sociali – sottolinea Licciardello- Per questo l’accordo prende in considerazione, oltre che gli arretrati e l’aumento delle giornate lavorative, frutto di una battaglia sindacale durata due anni, anche una concreta rivalutazione delle attività del lavoro forestale”.

Per Mannino, “il miglioramento della condizioni lavorative incideranno anche sul processo di valorizzazione del patrimonio boschivo. Questo gioverà anche sotto il profilo produttivo e turistico”. E aggiunge Pietro Di Paola, “adesso chiediamo una nuova legge di riordino del comparto. Il nostro territorio è a rischio di desertificazione e questo non può passare sotto gamba”. Per Nino Marino, “Quest’accordo ha avuto una gestazione complessa, ma per la prima volta l’aumento delle giornate riguarda tutte le fasce senza che nessun lavoratore debba aspettare più a lungo di altri e mettersi a turno. Ora la vera partita è da giocare sul fronte dell’ambiente”.

Sembra dunque che concetti come salvaguardia, recupero a valorizzazione siano esigenze confermate da sindacato e istrituzioni .Nel protocollo, intanto, si legge che “gli obiettivi di stabilizzazione devono accompagnarsi a programmi e progetti di incremento degli interventi operativi nel settore, individuando nuovi bacini territoriali e nuove tipologie di impiego”.




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