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Rifondazione Comunista su appalto rifiuti: gravissime irregolarità

sabato 2 maggio 2009

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Si è svolta oggi, presso la sede di via S. Orsola n. 30, la conferenza stampa di Rifondazione Comunista sul tema: irregolarità nell’appalto per la gestione dei rifiuti nel comune di Catania.

La conferenza stampa è stata introdotta da Marcello Failla, responsabile politiche comunali di Rifondazione Comunista, che ha espresso la preoccupazione dei comunisti sull’andamento della gara d’appalto per i rifiuti.

“A diversi giorni dall’apertura delle buste contenenti le offerte, siamo rimasti stupiti dall’operato della commissione aggiudicatrice e dei funzionari comunali, mentre l’amministrazione comunale è del tutto assente.

E’ stata ammessa infatti un’azienda, la IPI, che qualche anno fa aveva già svolto il servizio di raccolta dei rifiuti e di spazzamento della città di Catania e che in quell’occasione ha accumulato centinaia di migliaia di euro di debiti nei confronti dei lavoratori dipendenti.

Il comune di Catania”, ha detto Failla, “ non può non sapere che la ditta IPI quasi due anni fa ha svolto questo servizio e che non ha mai versato i contributi al fondo pensione dei dipendenti, incorrendo in gravi inadempienze contrattuali.

L’azienda IPI ha infatti operato regolarmente le trattenute delle quote di competenza dei lavoratori, senza mai versarle al fondo pensioni.

Allo stato non risultano versate allo stesso fondo pensioni né le quote di pertinenza dell’impresa né il TFR dei dipendenti.

I lavoratori sono stati quindi doppiamente beffati: non hanno percepito la liquidazione e non hanno nemmeno accumulato contributi validi per la propria pensione.

Il comune non poteva non sapere, perché in questi anni il sindacato ha convocato più volte all’Ufficio del Lavoro l’amministrazione comunale e l’azienda, per denunciare le inadempienze e sollecitare il versamento delle quote previste dal contratto di lavoro.

A tutt’oggi, ad un anno dalla fine del rapporto di lavoro, l’azienda ha risposto picche ed adesso i lavoratori, per non rischiare di perdere tutto, saranno costretti a procedere legalmente per recuperare quanto a loro spetta di diritto.

Rifondazione Comunista denuncia oggi quindi questa gravissima irregolarità ed ha inviato una lettera-esposto al sindaco Stancanelli chiedendo un suo immediato intervento per garantire il rispetto della normativa in materia di appalti pubblici, che prevede che le imprese partecipanti abbiano rispettato pienamente i contratti di lavoro e tutte le normative fiscali e contributive.”

E’ intervenuto quindi Pierpaolo Montalto, segretario provinciale di Rifondazione Comunista, che ha ricordato come le normative in materia di appalti pubblici siano chiare e inderogabili.

“Il principio del rispetto totale dei contratti di lavoro è per noi comunisti irrinunciabile,” ha detto Montalto.

” In questi anni le condizioni di lavoro nel Paese, e in particolare nel meridione d’Italia, sono gravemente peggiorate.

In caso di appalti pubblici, non si può permettere alle aziende di non rispettare i contratti di lavoro.

Occorre quindi una grande vigilanza dei sindacati, dei lavoratori e delle amministrazioni pubbliche perché le aziende sappiano che rispettare i contratti di lavoro e tutti le prescrizioni assicurative, contributive e fiscali, prima ancora che un dovere, è un obbligo sancito dalle leggi e che ogni inadempienza in materia recherà pregiudizio per la partecipazione a futuri appalti pubblici.

Rifondazione Comunista ha deciso di intervenire presso l’amministrazione comunale pronta, se sarà il caso, a denunciare in altre sedi le irregolarità riscontrate nell’espletamento dell’appalto in questione.




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