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SEL: Acqua Marcia, inutile devastazione del territorio

martedì 8 febbraio 2011

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Sinistra Ecologia Libertà è contraria alla realizzazione del porto turistico di Acqua Marcia ed al progetto speculativo che prevede 400.000 metri cubi di alberghi e centri commerciali.

Il commissario ad acta nominato dal TAR, si è sostituito alla conferenza dei servizi comprendente tutte le autorità interessate, la sola che, ai sensi del DPR n. 609/1997, poteva decidere in materia di domande di concessione demaniale nell’area portuale.

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa, con una sentenza inedita, ha dato ragione alla società Acqua Pia Antica Marcia che è libera di distruggere il nostro litorale e di trasformare il porto in un ulteriore ed inutile quartiere commerciale.

E’ stato quindi ignorato che la proposta Acqua Marcia viola la legge Galassi n. 431/1985, che tutela il torrente Acquicella, sulle rive del quale si vorrebbe edificare, interrando il corso d’acqua e mettendo quindi a rischio idrogeologico l’intera zona.

Il porto turistico Acqua Marcia viene, inoltre, proposto in totale difformità con il Piano Regolatore del Porto ed appare del tutto incomprensibile come il CGA abbia potuto interpretare un semplice progetto come un approvazione di variante allo strumento urbanistico. Strumento che necessita invece, ai sensi dell’art. 5, comma 3 della legge n. 84 del 28 gennaio 1994, il voto obbligatorio del consiglio comunale di Catania.

La città deve discutere e decidere su una proposta che prevede l’occupazione di 30 ettari del suo territorio e la realizzazione di mega strutture che devasterebbero per sempre il nostro litorale.

Nei prossimi giorni Sinistra Ecologia e Libertà lancerà una campagna per opporsi alla devastazione del territorio catanese e per salvaguardare il proprio porto.




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