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Scandalo sanità, il Codacons plaude arresti e presenta querela

martedì 2 dicembre 2008

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"Gravissimo e deplorevole, se sarà confermato, il reato commesso dai professionisti coinvolti nello scandalo sanità ": con queste parole Francesco Tanasi, segretario nazionale del Codacons commenta la notizia dell’emissione di 43 ordinanze di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari emesse dal gip di Roma su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, per l’ ipotesi di associazioni a delinquere finalizzate alla truffa commesse da medici, informatori e imprenditori farmaceutici. Un sistema ben oleato con ramificazioni, oltre che a Roma e nel Lazio, anche in Campania, Abruzzo, Sicilia e Sardegna. "Il nostro plauso - continua Tanasi - va al lavoro della DDA di Roma e dei Nas. Chiediamo inoltre all’Ordine dei medici di intervenire, poiché accuse così gravi non possono passare sotto silenzio".
Il Codacons ha dato mandato all’avvocato penalista Isabella Altana di procedere alla querela nei confronti di questi soggetti anche per il reato di lesioni dolose.
Difatti- affermano Tanasi e Altana - è gravissimo il danno al servizio sanitario nazionale, ma soprattutto alla salute di quei pazienti che senza alcun motivo si sono visti prescivere dei farmaci o ancor peggio dei farmaci inidonei che potrebbero aver causatocausato danni alla salute.




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