lunedì 22 marzo 2010
Vota quest'articoloForse siamo ancora alle prove generali e ci vorranno un altro anno o due per vedere i risultati, ma il processo che sta lentamente portando gli abitanti della periferia a prendere in mano le sorti del loro quartiere sembra essere finalmente
irreversibile.
Non riusciamo a immaginare cosa potrà accadere se ottantamila cittadini privati
dei più elementari diritti (istruzione, sport, spazi di vivibilità sociale, legalità) decidano finalmente e una volta per tutte che tali diritti non sono favori da barattare coi politici in campagna elettorale.
Non riusciamo ad immaginarlo ancora, ma devono averlo certo immaginato il
sindaco e il presidente della provincia arrivati (in ritardo) all’incontro cittadino organizzato dall’osservatorio socio-politico nella parrocchia di Zia Lisa.
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