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Unanime il giudizio di Cisl e Fim Cisl provinciali sull’accordo per il fotovoltaico

Cisl: "Enel-STM, segnale concreto per lo sviluppo a Catania

Giulio (Cisl Catania): «Il ministero coinvolga le parti sociali». Pappalardo (Fim Cisl): «Potrà partire finalmente anche l’M6»

lunedì 4 gennaio 2010

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«Un segnale concreto per lo sviluppo e l’occupazione a Catania». È il commento unanime che la Cisl e la Fim Cisl etnee fanno sull’accordo tra StM, Sharp ed Enel ufficializzato oggi per realizzare un impianto che si occuperà di produrre pannelli fotovoltaici.

«Cogliamo con grande soddisfazione l’accordo ufficializzato oggi – dicono Alfio Giulio segretario generale della Cisl e Rosario Pappalardo, segretario generale della Fim Cisl catanesi - anche se ancora ci sarà da capire bene che tipo di impatto avrà sui lavoratori e sul territorio. Lo potremmo valutare meglio appena si conoscerà nei dettagli l’accordo tra le aziende. È intanto una notizia positiva perché tale impianto può rappresentare un importante progetto industriale di sviluppo e di crescita per l’occupazione e per tutto il territorio».

Per Giulio, diventa «indispensabile rendere partecipi i lavoratori e chi li rappresenta di quanto fatto. Solo coinvolgendo tutte le parti sociali in causa, possiamo augurarci di ottenere il risultato che ci si propone con tale accordo». «Non è una questione di immagine – rimarca il segretario generale della Cisl etnea – ma vogliamo essere coinvolti nelle dinamiche che portano allo sviluppo e alla giustizia sociale dei nostri territori».

Per Pappalardo, inoltre, «l’ulteriore soddisfazione è poter utilizzare l’impianto del modulo M6 già esistente per ospitare le produzioni, perché finalmente, dopo tanti anni, il modulo potrà essere avviato all’attività. Oggi più che mai diventa assolutamente importante l’incontro al ministero dello Sviluppo Economico dove dovranno essere affrontati tutti gli aspetti legati ai piani industriali di StM, Numonyx e della nascente azienda frutto dell’importante intesa tra StM, Sharp ed Enel Green Power».

«Adesso che anche questo tassello è andato al proprio posto – conclude – bisogna capire i dettagli dei piani aziendali per poter fare una valutazione più compiuta. È ovvio che auspichiamo una tutela totale dell’occupazione, ma è evidente che dai piani industriali dovrà emergere anche un rafforzamento degli stabilimenti catanesi, dal punto di vista tecnologico, per essere sempre più competitivi e per creare le condizioni che portano a incrementare l’occupazione e a radicare sempre di più le aziende nel territorio».




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