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Analisi della situazione politico-sindacale all’esecutivo della Cisl di Catania

Cisl etnea su crisi: deboli segnali da Comune e Provincia, sorda la Regione

venerdì 17 luglio 2009

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Nessun segnale dal Comune, deboli quelli dalla Provincia. E alla Regione la politica è impegnata in una guerra interna di logoramento che si consuma sulla pelle dei siciliani. È la sintesi dell’analisi fatta oggi nel corso dell’esecutivo che la Cisl etnea ha tenuto alla presenza del segretario generale regionale Maurizio Bernava.

«A fronte di un’amministrazione comunale assente su tanti fronti, dalle municipalizzate ai servizi alla persona – ha spiegato Alfio Giulio, segretario generale della Cisl catanese – dalla Provincia arrivano solo deboli segnali per affrontare la crisi. Come quello della task force lavoro, iniziativa lodevole, di cui però ancora non avvertiamo con quali risorse e con quali poteri potrà agire. Alla Regione, le energie e le risorse vengono assorbite dalla macchina burocratica e dalla lotta per il potere. Quando, invece, ci sarebbe bisogno di una classe politica che assolva il proprio dovere della responsabilità, che interloquisca con le forze sociali e sindacali, che si impegni tanto a livello regionale quanto a livello locale alla tutela del bene comune».

«Ecco perché – ha aggiunto Giulio – la Cisl di Catania, insieme con le altre organizzazioni sindacali, si sta impegnando per costruire un grande fronte con le forze imprenditoriali, nella conferenza di servizi del mondo del lavoro che si terrà lunedì 20 luglio. È un modo per affrontare collegialmente i temi della crisi e arrivare a proposte comuni che diano maggiore forza all’impegno e all’azione per arrivare a proposte condivise per una soluzione positiva dell’emergenza che stiamo vivendo».

il tavolo dell’esecutivo
da sin. G.Foresta, R.Rotolo, M.Bernava, A.Giulio, P.Pintabona, G.Rogazione

Bernava,invece, prendendo spunto dal rapporto Svimez 2009, ha attaccato l’immobilismo del governo regionale sul fronte degli ammortizzatori sociali. «Ci si stracciano le vesti di fronte ai dati dei vari studi – ha denunciato – e intanto la Sicilia è l’unica regione a non aver fatto l’accordo per gli ammortizzatori sociali in deroga. Eppure ci sono 200 milioni di euro da spendere e sarebbe già questo uno degli interventi che nell’immediato potrebbero portare sollievo alle famiglie dei lavoratori siciliani. Ci sono poi tante altre risorse da mettere in circolo solo avviando le opere già cantierabili per la riqualificazione urbana».

«Abbiamo offerto al governo regionale proposte concrete – ha quindi concluso il leader della Cisl siciliana – alle quali vorremmo risposte concrete, perché è l’unico modo per esser credibili nei confronti del governo nazionale e reclamare quanto spetta alla Sicilia come fondi strutturali. Se la Regione ancora non lo capisce, andremo a mobilitazioni altrettanto concrete di tutto il mondo del lavoro».

Nel corso dell’incontro, la Cisl di Catania si è dotata di tre dipartimenti, “Mercato del lavoro” affidato a Maurizio Attanasio, “Formazione” affidato a Lorenzo Asero, “Promozione sociale” a Cesare Fulvio. Sono strumenti operativi per affiancare l’attività sindacale nel territorio e la crescita interna dell’organizzazione e per rispondere meglio alle esigenze dei lavoratori che si rivolgono alla Cisl.




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