Donne di sport e di pace si incontreranno a Catania il prossimo 7 marzo, presso l’auditorium Monastero dei Benedettini della Facoltà di Lettere e Filosofia, per riflettere sul tema della violenza e promuovere la pace. All’incontro, promosso dalla Uisp (Unione Italiana Sport Per tutti), sarà presente anche Rita Borsellino, che porterà la propria testimonianza di impegno sociale nella lotta alla criminalità.

La manifestazione ospiterà anche le insegnanti palestinesi del centro educativo Al Zuhur, sito nel campo profughi di Shu’fat a Gerusalemme est, che da tempo vedono la Uisp e la sua ong Peace Games impegnate nella loro problematica realtà con progetti di cooperazione internazionale attraverso lo sport.

Con loro ci saranno gli studenti e le studentesse dell’istituto Mengaroni di Pesaro, protagonisti del progetto “Free Move”, che presenteranno in anteprima una serie di innovativi modelli di tute studiate per agevolare la pratica sportiva tra le donne palestinesi del campo profughi.

«Si tratta di un’occasione importante – afferma Veruska Linguaglossa, presidente del Comitato Uisp di Catania – per sfatare vecchi stereotipi sulle donne della nostra regione e mostrare come delle sportive possano contribuire a risolvere i problemi di un territorio problematico come il nostro. Già da molto tempo – prosegue la presidente Uisp – proponiamo attività di aggregazione per le fasce giovanili più “a rischio” e proprio in questo periodo stiamo intensificando la collaborazione con l’Ufficio Centrale della Giustizia Minorile per inserire ragazzi “problematici” nel mondo del lavoro attraverso progetti legati allo sport».

L’incontro rappresenta l’ultima tappa di un lungo percorso di riflessione svoltosi in tutta Italia per elaborare una nuova “Carta dei diritti delle donne nello sport”, documento che già dagli anni ’80 è stato da guida anche per il consiglio d’Europa nell’utilizzo dell’attività motoria per la promozione dell’eguaglianza e delle pari opportunità.

Oltre alla vice presidente Uisp Stefania Marchesi, saranno presenti Daniela Fanini dell’Ufficio Cooperazione internazionale della Regione Emilia Romagna e Daniele Borghi, presidente dell’ong Peace Games.