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Licandro (PDCI): il PD è un partito votato all’inciucio

venerdì 6 febbraio 2009

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“Comprendiamo tutte le difficoltà di Spadaro, provandone quasi simpatia. Ma i problemi sono del partito di cui lui fa parte”.
Orazio Licandro, responsabile nazionale Organizzazione dei Comunisti italiani, risponde alla replica del segretario provinciale del Pd, Luca Spadaro, alle dichiarazioni del dirigente Pdci che aveva espresso disprezzo rispetto alla decisione del partito di Veltroni di presentare una mozione per lo scioglimento del comune di Catania per ripicca contro un’analoga mozione presentata dal Pdl per Napoli.
Licandro, che aveva criticato anche il sostegno del Pd alla vergogna dei 140 milioni elargiti a Catania dal governo (e non ancora arrivati) per sanare le casse comunali, a Spadaro che indirettamente lo accusa di perseguire la politica del tanto peggio tanto meglio, risponde così: “Noi definiamo vergognosi i 140 milioni non in sé, ma perché quei fondi, che sarebbero serviti per le infrastrutture della città, sono stati destinati a coprire le malefatte di questi otto anni. E quando hanno saccheggiato tutti i fondi Fas, i parlamentari del Pd hanno versato tante lacrime di coccodrillo”.
Per il numero due del Pdci, di questo “il Pd porta una grande responsabilità: sommessamente, pacatamente, ricordiamo a Spadaro che il suo partito continua a inciuciare, sia col Pdl sia con l’Mpa. Gli ricordiamo altresì, se può rasserenarlo sul piano personale, che non ci abbandoniamo ad insulti ma a valutazioni politiche. E il suo Pd in questi giorni, per ottenere lo sbarramento al 4%, ha svenduto la democrazia a Berlusconi: giustizia, intercettazioni, riforme costituzionali, regolamenti parlamentari, Rai e infine persino, alla faccia dei meridionali, il federalismo fiscale”.
Licandro quindi conclude: “Chi contrasta davvero questa destra lo decideranno gli elettori e lo vedremo alle prossime elezioni, quando ormai tutti saranno convinti che il voto al Pd è stato inutile mentre utilissimo sarà il voto ai comunisti”.




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