venerdì 31 luglio 2009
Vota quest'articoloIl pauroso deficit finanziario del comune di Catania e delle sue partecipate, accuratamente tenuto nascosto dall’amministrazione Stancanellli, continua a condizionare negativamente la vita della nostra città.
Le dimissioni del presidente e del cda dell’ASEC spa e la denuncia della pesante influenza negativa della politica che ha contribuito al grave deficit dell’azienda, sono infatti il frutto di dieci anni di gestione dissennata e di spese clientelari che pesano ancora sulle finanze del comune.
Di fronte a questa drammatica situazione, aggravata dal miraggio dei 140 milioni di euro che periodicamente vengono annunziati, senza mai
entrare nelle casse comunali, occorre una scelta di rottura: il sindaco dichiari lo stato di dissesto e si rompa con la logica delle spese inutili e clientelari, aprendo finalmente nuovi scenari per il futuro della città.
Partito della Rifondazione Comunista
Federazione di Catania