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Settimana della cultura: concerto del Quartetto Goltermann

giovedì 23 aprile 2009

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Musica e arte, all’insegna del classico. E’ quanto propongono la Fondazione Puglisi Cosentino e l’Istituto Musicale Bellini, in occasione della Settimana nazionale della Cultura.

L’appuntamento è per venerdì 24 aprile, con inizio alle 20,30, in Palazzo Valle, sede della Fondazione.

Uno scenario assolutamente straordinario per un concerto di livello: ad esibirsi saranno infatti Salvatore Di Stefano, Marco Monteforte, Maurizio Salemi, Alessandro Sica, riuniti nel Quartetto Goltermann, la formazione per violoncello che vede i quattro esecutori (tutti tra i maggiori del panorama musicale italiano d’oggi) riuniti in ensemble. In programma brani di Gorge Goltermann (cui è intitolata la formazione), Grutzmacher, Fitzenhagen, Klengel, Sollima, Part e Piazzola.

Il concerto è ad ingresso libero (sino ad esaurimento dei posti) e, salvo condizioni metereologiche avverse, sarà ospitato nel cortile monumentale del settecentesco Palazzo Valle, capolavoro catanese del grande Vaccarini. Il Palazzo, recentemente strappato all’abbandono proprio a cura della Fondazione Pugliesi Casentino, è l’archetipo dei palazzi signorili catanesi. L’edificio occupa l’intero isolato compreso tra via Vittorio Emanuele, via Landolina, via Valle e via Leonardi, ed è stato progettato intorno alla prima metà del ‘700 (l’inizio dei lavori risale al 1741, come riportato nell’architrave d’ingresso).

Gli interventi compiuti sul palazzo, durati dal 2004 al 2008, hanno recuperato la struttura danneggiata dall’incuria, dagli atti di vandalismo, dai terremoti e dall’azione inesorabile degli agenti atmosferici.

Questo autentico gioiello del barocco siciliano è stato così ridonato alla città, ai suoi cittadini e ai visitatori di tutto il mondo, incastonandosi tra gli edifici testimoni del barocco catanese che abbelliscono il centro storico, come i palazzi Biscari, Tezzano, Reburdone e Manganelli.

Due grandi installazioni di Giovanni Anselmo e di Jannins Kounellis accolgono i visitatori di Palazzo Valle. Sono state pensate dai due grandi artisti appositamente per questi spazi, create per interloquire con le antiche pietre laviche e le arenarie con cui è stato innalzato il Palazzo.

Evocano, con la loro potenza, la forza delle idee e dell’arte, là dove la contemporaneità si innesta, con cesure ma senza rifiuti, sulla grandezza della tradizione.

Nel 2004 Palazzo Valle è stato destinato da Alfio Puglisi Cosentino a sede di una fondazione per l’arte, che occupa la corte interna, il secondo e il terzo piano.

Qui, sino al prossimo 29 giugno, è allestita la grande esposizione intitolata “COSTANTI del classico nell’arte del XX e XXI secolo”.

La mostra, individuati alcuni capisaldi problematici che riguardano i concetti di armonia, equilibrio, proporzione, modello o altre categorie considerate identificative per la detenzione dell’attributo ‘classico’, mette in risalto e a confronto le opere d’arte visiva, prese in considerazione osservando un percorso cronologico e diacronico al tempo stesso. Vi si possono ammirare, in un percorso individuato da Bruno Corà, più di settanta opere significative di artisti rappresentativi del secolo appena trascorso le cui qualità consentono di riconoscere, a vario titolo, l’attribuzione del ‘classico’.

A partire dai primi anni del secolo, da Medardo Rosso a Matisse, da Mondrian a De Chirico, a Sironi, da Arp a Malevič. Tra gli anni Trenta e la seconda guerra mondiale da Arturo Martini a Melotti, da Morandi a Fontana, a Rothko. Nel dopoguerra da Burri a Colla, da Beuys a Klein, da LeWitt a Castellani, da Uncini a Lo Savio. Dopo gli anni Sessanta da Pistoletto ad Anselmo, da Kounellis a Fabro, da Paolini a Calzolari, da Dibbets a Parmiggiani. Negli anni Settanta, da Ranaldi a Messina, da Plensa a Bassiri, da Nunzio a Tirelli.




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