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Teatro Moncada, danni e sopralluoghi

lunedì 17 novembre 2008, di Massimiliano Nicosia

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Per chi ancora non conoscesse la storia del teatro di viale Moncada ecco un breve riassunto.

Il teatro di viale Moncada rientra nelle grandi opere del quartiere Librino. Completato nel 2000 ed effettuati i collaudi nel 2001, la struttura è costata inizialmente 5 miliardi delle vecchie lire ma in realtà, seppur completato, il teatro non è mai stato ufficialmente consegnato. Nel 2003 infatti viene acceso un mutuo di circa 2 milioni di euro per effettuare nuovi lavori nella struttura. Nel 2005 la beffa, la struttura viene presentata all’allora Ministro dei Beni Culturali, Rocco Buttiglione, in visita a Catania. In quella occasione, il comune di Catania prepara un documento nel quale si annuncia l’accensione di un nuovo mutuo di 2,5 milioni di euro e l’impegno a completare i lavori entro giugno del 2006.
Tra il 2007 e l’inizio di quest’anno una nuova serie di sopralluoghi nel teatro precede una nuova serie di promesse di apertura. A marzo del 2007 un coordinamento degli assessori ai lavori pubblici Filippo Drago, ai servizi sociali Giuseppe Zappalà e alla cultura, Giuseppe Maimone annuncia che per la gestione del teatro verrà emanato un bando aperto a scuole, università e compagnie teatrali, la data di apertura viene indicata per luglio dello stesso anno. Dopo l’estate però il teatro è ancora chiuso, sono necessari nuovi lavori e vengono comunicate nuove date. A settembre del 2007, Marco Vinci e Guglielmo Ferro, incaricati dal comune di programmare l’attività del Moncada, annunciano in una lettera aperta a Librino: "a breve verrà consegnato il teatro". A Novembre l’assessore Zappalà parla addirittura di inaugurazione tra una ventina di giorni. "Presto aprirà il teatro" fa eco l’Assessore Drago a gennaio del 2008. E sono le ultime dichiarazioni.

Qualche giorno fa abbiamo rivissuto la scena già vista di un nuovo sopralluogo. C’era Marco Vinci, c’era il teatro chiuso al pubblico, c’era un Assessore del comune, Marco Belluardo. E c’eravamo anche noi, come in altre occasioni, a documentare, a raccogliere le proposte e anche a fare qualche domanda.

Il sopralluogo è stato desolante. Il teatro, chiuso e abbandonato, è stato nuovamente vandalizzato. L’impianto elettrico, di climatizzazione e antincendio è stato totalmente smantellato, per l’ennesima volta. Saranno necessari altri finanziamenti, in questo periodo di magra, per riparare ai danni dei vandali. E poi? E poi, secondo quanto affermato dall’Assessore Belluardo e da Marco Vinci, si coinvolgono le compagnie teatrali, le associazioni, eccetera. Ma anche questo è un discorso che abbiamo già sentito in passato. Per carità, non vogliamo essere disfattisti ne pessimisti, ma prima di questo passaggio occorre risolvere un nodo centrale per uscire dal circolo vizioso "vandalismo-ristrutturazione-annuncio di apertura" che si ripete da 8 anni: il teatro dev’essere definitivamente consegnato dall’impresa privata che lo ha realizzato al Comune di Catania in tempi brevi e certi. Perchè, ed è questa la cosa più grave, ad una nostra esplicita domanda ai presenti al sopralluogo risulta che in 8 anni di annunci e ristrutturazioni pagate profumatamente, il teatro non è mai stato definitivamente collaudato e consegnato al Patrimonio. Eppure ci risulta che ogni appalto pubblico debba avere una data chiara di fine lavori e consegna dell’opera. Cosa aspetta il Comune a richiedere il rispetto dei tempi?




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