sabato 25 ottobre 2008
Vota quest'articoloDebutta in prima nazionale al Teatro Sangiorgi, l’8 e 9 novembre prossimi, l’ultimo lavoro di Giorgio Barberio Corsetti dal titolo Tra la terra e il cielo, scritto dallo stesso regista romano con la collaborazione alla drammaturgia di Giampiero Rappa e realizzato dal Teatro Massimo Bellini di Catania in coproduzione con Fattore K.
Si tratta di un vero e proprio evento culturale che è stato presentato questa mattina nel salone Danzuso del “Sangiorgi” dallo stesso Giorgio Barberio Corsetti, da Bianca Caccamese dello staff della sovrintendenza del “Bellini”, e dal direttore artistico del Teatro Sangiorgi Matteo Musumeci.
L’allestimento scenico è stato realizzato dai tecnici del “Bellini” mentre le musiche, scritte e dirette da Gianfranco Tedeschi, sono state registrate al “Sangiorgi” ed eseguite da tre componenti dell’orchestra del Teatro Massimo Bellini, Alessandro Cortese (violino), Cecilia Iacomini (viola), Alessandro Longo (violoncello).
Per questa produzione Barberio Corsetti si affida alla tecnica del chroma-key -generalmente impiegata nel cinema e in televisione– e che aveva già sperimentato con successo per la regia lirica de La pietra di paragone di Gioachino Rossini: un set in campo blu creato per effettuare riprese video che permettono di ambientare le azioni degli attori nelle scenografie virtuali più varie, realizzate con modellini in scala e proiettate su schermo.
Il pubblico in sala viene così coinvolto in molteplici visioni, con un montaggio in diretta sotto gli occhi degli spettatori, in un gioco spettacolare che svela ad ogni momento i suoi effetti speciali.
Dopo il debutto al Teatro Sangiorgi, lo spettacolo sarà poi all’auditorium del Parco della Musica, a Roma, dal 15 al 19 novembre e quindi a Udine il 12 e 13 dicembre, per proseguire la tournée anche nel 2009. Tra le piazze già fissate, il 28 e 29 marzo al Teatro Kismet di Bari e dal 14 al 26 aprile al Teatro dell’Elfo di Milano.
I biglietti per i due spettacoli del Teatro Sangiorgi dell’8 novembre (con inizio alle ore 21) e del 9 novembre (con inizio alle 18) saranno in vendita da lunedi prossimo, 27 ottobre, nel botteghino del Teatro Massimo Bellini, aperto tutte le mattine dei giorni feriali, dalle 9,30 alle 12,30, e nei pomeriggi dal martedì al venerdi, dalle 17 alle 19. Posto unico, 15 euro.
Infoline 095 7150921, sito internet www.teatromassimobellini.it.
Tra la terra e il cielo
di Giorgio Barberio Corsetti
Una produzione Fattore K e E.A.R. Teatro Massimo Bellini di Catania
Regia di Giorgio Barberio Corsetti
Drammaturgia di Giorgio Barberio Corsetti
in collaborazione con Giampiero Rappa
Scene: Cristian Taraborrelli
Disegno luci: Gianluca Cappelletti
Composizione musiche: Gianfranco Tedeschi
Costumi: Marina Schindler
Assistente alla drammaturgia e alla regia: Raquel Silva
Con Federica Santoro, Filippo Dini, Andrea Di Casa, Fiora Blasi
Direzione tecnica: Gianluca Cappelletti
Tecnico audio e video: Angelo Longo
Capo macchinista e costruzione scena: Mariano Lucci
Attrezzeria: Francesca Rossetti
Direttore di produzione: Simona Patti
Assistente di produzione: Michela Gentile
Segreteria: Donatella Lombardi
Al centro del racconto la giornata di quattro personaggi: un uomo e una donna, arrivati e pieni di certezze, e un ragazzo e una ragazza, agli inizi della loro lotta per la sopravvivenza, pieni di incertezze. Ognuno dei quattro vive un giorno un po’ speciale, perché oltre alle persone che fanno parte della propria abituale quotidianità, incontra angeli, diavoli, e a un certo punto anche la Morte, con il suo seguito di spiriti, che si presenta per ricordare che tutti alla fine le appartengono. Nel fondo si agita e dibatte la questione morale, ovvero l’antica lotta tra il bene ed il male, e l’eterna domanda: perché sia possibile il male nel mondo e nell’uomo.
Ogni attore, oltre a interpretare il proprio ruolo principale, ricopre i ruoli “secondari” che animano giornata degli altri personaggi principali: in più, ognuno dei quattro protagonisti incontra a turno gli altri…
Lo spazio scenico è diviso in due: da una parte un set in campo blu per le riprese video, dall’altra uno schermo bianco. Nella parte blu una telecamera riprende gli attori sul fondo neutro, che poi elettronicamente sono immessi nell’immagine di scenografie varie, create in modellini e riprese a vista. Sullo schermo è proiettato il risultato della sovrapposizione. Gli attori possono così recitare anche davanti allo schermo dialogando con l’immagine dei propri partner, o direttamente con loro nel blu. Dunque nello stesso tempo lo spettatore può vedere gli attori in azione, l’elaborazione del modellino e la sovrapposizione delle due immagini nello schermo. Un cortocircuito tra presenza ed immagini, realtà ed immaginazione, che ben si presta al tema metafisico della pièce.
Diavoli spuntano da sottoterra, angeli giungono al volo dal cielo; quattro personaggi, un uomo ed una donna, un ragazzo e una ragazza, colti in diversi momenti della loro quotidianità, sono costretti dalle extrasensibili irruzioni a un confrontarsi con l’eterna lotta tra il bene ed il male.
Anche Dio si rivela, appare e porta prove ed argomenti a favore e contro la propria esistenza.
Nel mondo dei nostri giorni si svolge la pièce, un “mistero”, o “auto sacramental” , moderno e profano, tanto comico e triste, serio e ridicolo, quanto lo sono le vicende che costellano la nostra esistenza in questi tempi frastagliati e piatti.
Si mettono in opera trucchi e cabale elettroniche, proiezioni, illusioni, trompe l’œil, apparizioni.
Dialoghi serrati, tanta suspense… Infatti tra l’altro viene trattata la questione principale scottante: cosa aspettarsi dopo la visita della Comare Secca? Naturalmente anche Lei interviene a dire la sua… non lineare, naturalmente, è la Falciatrice... anzi molto ambigua e fredda… ma gli spiriti che la accompagnano al contrario si accalorano, e contraddicono, ovviamente… niente di certo se ne può ricavare, ma tante opinioni contraddittorie… come le nostre oscillazioni su questi argomenti ultimi.
Giorgio Barberio Corsetti