Sono ormai parecchi anni che l’associazione sportiva Catania Ring opera nel quartiere di Librino: una palestra di vita che ogni giorno riesce a togliere dalla strada tanti giovani, insegnando loro disciplina ed infondendogli fiducia in se stessi e nei propri mezzi.

Sono circa cinquanta i pugili che settimanalmente si allenano con grande volontà ed intensità presso il Palanitta, tra di loro spicca Danilo D’Agata il ventisettenne originario di Nesima che a Luglio di quest’anno è diventato campione italiano dei pesi mediomassimi. L’associazione, dopo aver ottenuto in gestione dal Comune di Catania alcune locali all’interno dell’impianto, che a fine ottobre aveva ospitato per due giorni 131 immigrati palestinesi ed egiziani sbarcati sulle coste siciliane, si è trovata ad affrontare gravi carenze strutturali.

Da circa otto mesi infatti la presidente della Catania Ring Grazia Messina ed il marito, il maestro Aroldo Donini, denunciavano le condizioni di estrema difficoltà in cui gli atleti si allenavano. In particolare, quest’ultimi erano costretti a fare la doccia con l’acqua fredda. “Mettiamo molta passione nel nostro lavoro – dichiara la presidente Grazia Messina - aiutando tanti ragazzi nella loro crescita non solo come atleti, ma soprattutto come uomini.

Spesso però ci scontriamo con una realtà sempre più difficile, con i ragazzi quasi tutti raffreddati o a letto con la febbre ”. Per sensibilizzare l’amministrazione comunale, la Catania Ring era anche disposta a scendere in strada: “Inviterò tutti i miei ragazzi ad allenarsi al centro di piazza Duomo, così vedremo se saremo presi maggiormente in considerazione”. Per fortuna non si è dovuto arrivare a questo gesto perché, dopo la denuncia pubblicata su alcuni giornali locali, il comune di Catania ha provveduto subito a sistemare l’acqua calda all’interno della struttura, ponendo così fine a questa travagliata vicenda. Va sottolineato però che la risoluzione di questo grave disservizio è avvenuto con grande ritardo e soltanto dopo la denuncia sui giornali. Vista la rapidità con cui è stato possibile ripristinare l’acqua calda è chiaro come il problema non fosse di difficile risoluzione e nemmeno che richiedesse una grande sforzo economico, motivo quest’ultimo che, in questo periodo di mancanza cronica di fondi da parte dell’amministrazione comunale, viene sventolato come causa di tutti i problemi.

E’ logico quindi chiedersi perché non si è subito posto rimedio al problema dando un tempestivo riscontro alle richieste più volte avanzate dall’associazione Catania Ring invece di attendere, come sempre, che il fatto venga denunciato pubblicamente. Adesso resta da ripristinare l’illuminazione nell’area circostante al palazzetto che, in molti tratti, si trova completamente al buio, incidendo sulla sicurezza sia di chi usufruisce della struttura che degli abitanti dei palazzi limitrofi, dando all’intero impianto un’impressione di totale abbandono.