mercoledì 21 ottobre 2009
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Berlusconi e Tremonti: «Abbiamo scherzato. Non è vero che “precario è bello” e
che “più mobilità uguale più ricchezza” . Ci vuole il lavoro fisso, il posto di lavoro stabile come una volta». Dopo quindici o vent’anni di esaltazione del precariato, la classe dirigente cerca di salvarsi in extremis rinnegando tutto.
Ma quante migliaia di giovani hanno pagato e pagano sulla propria vita la fine
dei diritti operai, il lavoro nero eretto a ideologia? Quante famiglie sfasciate?
E (se non si offende a chiamarla così) la sinistra, la nostra cara sinistra così
educata e perbene, non ha nulla da dire su queste cose?