Settimanale di informazione sulla periferia di Catania
Librino Pigno San Giorgio Villaggio Sant'Agata Zia Lisa ...e dintorni
cronaca quartieri archivio la città dalla stampa libera avvisi&annunci lavori in corso chi siamo collegati collabora pubblicità

Enzo Bianco (PD) su candidatura elezioni europee

lunedì 20 aprile 2009

Vota quest'articolo
voti:0

  • Digg
  • Del.icio.us
  • Facebook
  • Google
  • Technorati
  • Live
  • Scoopeo
  • Wikio
  • Furl
  • Blogmarks
  • Reddit
  • Mister wong

«Ringrazio il segretario PD Franceschini per l’opportunità che mi ha offerto e per le parole con cui mi ha invitato a proseguire il mio delicato impegno in Senato. Come si sa mi è stato chiesto di candidarmi alle elezioni europee e, di conseguenza, ho preso alcuni giorni per riflettere su questa opportunità. Prima di prendere una decisione definitiva ho ritenuto opportuno sentire le persone a me più vicine, i quadri del partito e raccogliere il parere dei cittadini, anche grazie agli strumenti offerti dalle nuove tecnologie.

«Nel corso di questa legislatura saranno al centro del dibattito politico alcuni temi importanti come le riforme costituzionali e la sicurezza ed è per questo che sono giunto alla conclusione che il mio impegno in Senato resta prioritario. Lo stesso Franceschini ha affermato, al termine dell’assemblea dei candidati alle amministrative, che le mie competenze possono essere preziose in tal senso. A questo si somma il mio impegno nei Liberal PD, ormai una realtà in tutta Italia, e quello, mai secondario, per la mia città.

«Spero comunque, e non ho ragione di dubitare, che la composizione della lista Sicilia-Sardegna del PD alle elezioni europee tenga in giusta considerazione anche la componente moderata, quella cioè che esprime una moderna cultura di governo, nel dna del partito, senza la quale il rischio per il PD è di essere condannato ad una posizione marginale. Spero e sono certo che i parlamentari europei che verranno eletti in Sicilia e Sardegna siano all’altezza del ruolo che a loro è affidato in un momento in cui l’Europa è una delle poche opportunità per la nostra terra».




I più letti

SetteGiorni