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La scuola catanese incontra Lombardo

venerdì 6 marzo 2009

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Domenica 8 marzo 2009 a partire dalle ore 9.30 nella sala conferenze della Presidenza della Regione Siciliana a Catania in via Beato Bernardo 5 (palazzo ESA) il mondo della scuola incontra il presidente della Regione Raffaele Lombardo.

L’iniziativa promossa dall’asssessore alle politiche scolastiche del comune di Catania Sebastiano Arcidiacono coinvolgerà gli assessori alle politiche scolastiche dei comuni della provincia di Catania e della città capoluogo della Sicilia e i dirigenti scolastici della scuola primaria e secondaria di primo grado della provincia di Catania.

“Nelle scorse settimane -ha spiegato l’assessore Sebastiano Arcidiacono- ci siamo incontrati con i colleghi delle altre province e dei comuni della provincia di Catania per socializzare la situazione della scuola. Sono emerse forti preoccupazioni ma anche la voglia di mettere la scuola al di sopra delle parti facendo proposte che salvino la missione pedagogica della formazione e dell’istruzione a partire dalle realtà più difficili”.

Oggetto dell’incontro è presentare uno studio frutto di una analisi di dati rilevati nel territorio per una valutazione dell’impatto che i recenti mutamenti normativi stanno causando sia sul piano organizzativo che su quello della didattica.

Durante l’incontro saranno presentate alcune proposte che, insieme al dossier e allo studio sviluppato in queste settimane, verranno consegnate al Presidente al fine di poter recuperare un fortissimo gap d’investimenti tra il nord e il sud del Paese ed in particolare per la Sicilia, dove tale divario di investimenti e di opportunità, con una politica attenta può essere gradualmente colmato.

“Non è un’incontro di circostanza -ha spiegato Sebastiano Arcidiacono- nè un momento per fare sterili enunciazioni di principi, ma piuttosto un’occasione nella quale la scuola farà quadrato per chiedere alla massima autorità politica della Sicilia di ritenere la scuola il luogo principe ove rilanciare una necessaria nuova cultura della cittadinanza e della partecipazione democratica alla vita delle comunità siciliana. di circostanza. Non c’è cambiamento possibile -afferma Arcidiacono- che non passi dalla scuola perchè la qualità della nostra società è proporzionata alla qualità della scuola”.




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