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TeleJato, i Maniaci dell’informazione

martedì 11 marzo 2008, di Leandro Perrotta

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In un paesino della provincia di Palermo c’è una piccolissima televisione, la «tv più piccola del mondo» come l’hanno definita più volte, ma questa tv gode ormai di fama internazionale. Si chiama TeleJato e, dal 1999 anno della sua nascita, si è distinta più volte per la qualità dei suoi servizi, con grandi inchieste e vari scoop fatti nel territorio coperto dalle sue frequenze. Un territorio caldo, anzi “bollente”, perché TeleJato si trova a Partinico, che è al centro di una delle zone “storiche” per l’alto tasso di presenza mafiosa. Alcamo, Partinico, Castellammare del Golfo, S.Giuseppe Jato, Corleone, Cinisi, Montelepre. Tutti luoghi che TeleJato quotidinianamente esplora, analizza riprende e manda in onda. E molto spesso TeleJato si è trovata a subire minacce per via dei suoi servizi. L’episodio più grave è accaduto proprio all’inizio di quest’anno, il 29 gennaio, quando il direttore della rete è stato aggredito a calci e pugni e mandato all’ospedale dall’adolescente figlio del boss mafioso Vito Vitale, “offeso” perché pochi giorni prima TeleJato aveva mandato in onda la demolizione di alcune stalle sequestrate ai Vitale. Ma il direttore e tutti i suoi collaboratori non si sono fatti intimorire, e imperterrito nonostante gli evidenti segni dell’aggressione il giorno dopo il tg è andato in onda come se nulla fosse successo. Qualcuno potrebbe pensare che è una cosa da matti, da “maniaci” andare in onda in simili condizioni... Pino Maniaci ha acquistato con i propri risparmi le frequenze di una ex tv locale nel 1999, e da allora gestisce con pochissimi mezzi TeleJato, “rete comunitaria” (quindi con agevolazioni fiscali ma grandi limiti alla raccolta pubblicitaria, 3 minuti al giorno) che dedica tutte le sue forze all’informazione. Ogni giorno infatti Pino raccoglie le notizie “di prima mano” nei paesi dei dintorni di Partinico attraverso una piccola rete di informatori, e dalle 14 e 30 alle 16 e 30, la «tv più piccola del mondo» manda in onda due ore di telegiornale, quello che la tv France 2 ha definito «il telegiornale più lungo del mondo». Ci vuole un grande sforzo organizzativo per fare tutto, e Pino non è ovviamente solo a far tutto, lo staff di TeleJato è composto da persone preparatissime che si danno un grande da fare: per dar man forte a Pino, altri 3 Maniaci lavorano a TeleJato, la moglie e i due figli. Tutta una famiglia dedicata alla tv.
Se pensate che sia un lavoro “da dilettanti”, fatto in maniera spartana e poco precisa, beh pensate male. TeleJato ha dimostrato nel tempo di essere all’altezza di televisioni con ben altri mezzi, tanto che Letizia Maniaci ha ricevuto nel 2005 il premio “Maria Grazia Cutuli” come giornalista emergente. La ragione del premio è legata alla battaglia più famosa di TeleJato, quella contro l’inquinantissima distilleria Bertolino che si trova proprio nel centro di Partinico. La distilleria è la più grande d’Europa, ed appartiene ad Antonina Bertolino insieme ad altre distillerie sparse in mezzo mondo. Sembrava una battaglia persa in partenza (Antonina Bertolino è anche cognata del mafioso Siino), ma TeleJato ha dimostrato coraggio e tenacia. Nonostante quasi 200 querele ricevute proprio dalla signora Bertolino, è riuscita a far chiudere parzialmente questa inquinantissima fabbrica. Il ruolo di Letizia, appena ventenne nel 2005, in tutta questa vicenda è stato fondamentale. In uno dei servizi è riuscita a riprendere l’interno della distilleria senza scavalcare i cancelli o forzare l’ingresso: si è fatta innalzare con uno motopala più su del muro di cinta, e ha ripreso tutto. Un’operazione pericolosissima, da veri Maniaci verrebbe da dire.
Ma questa famiglia è fatta così, la voglia di fare informazione ce l’hanno nel dna, tanto che TeleJato vanta anche un vero scoop di livello mondiale: è stato il primo organo di informazione a dare la notizia del pentimento di Giusi Vitale, tutto reso possibile grazie all’attenzione per il territorio e a informatori “non ufficiali”. Giornalismo alla vecchia maniera insomma. Pare addirittura che sia stata la prima notizia data nel 1999 da TeleJato: uno scoop mondiale fatto da una tv a gestione familiare alla prima messa in onda. Tanto coraggio ha un suo prezzo come dicevamo. TeleJato e Pino Maniaci sono stati attaccati più volte fisicamente, ma molto più gravi sono gli attacchi “legali”, con centinaia di querele che costano tantissimo in fatto di tempo e denaro. Ma per evitare di dover far passare la vita in tribunale al suo direttore responsabile, TeleJato ha ideato la “rotazione dei direttori”. Attualmente il direttore responsabile è Riccardo Orioles, lo stesso direttore di “la Periferica”. Sentiamo quindi molto vicina questa coraggiosa tv a gestione familiare, soprattutto perchè la nostra linea editoriale è la stessa: la vera informazione viene dalle strade e dalle persone, non dai comunicati stampa delle autorità. Siamo anche qui a “la Periferica” un pò Maniaci, dunque.




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